One small step for a man, one giant leap for mankind“. Celebre la frase con cui Neil Armstrong ha commentato il suo sbarco sul suolo lunare, il 20 luglio 1969. Una frase conosciuta anche da chi nel ’69 non era ancora nato, perché entrata ormai nella cultura popolare contribuendo ad aumentare il fascino di quell’oggetto che, lassù in cielo, attrae l’uomo dalla notte dei tempi.

Un fascino al quale non ha saputo resistere, ovviamente, il mondo videoludico, che fin dai primordi ha avuto, in molte occasioni, le sue avventure ambientare nello spazio o proprio sulla luna. A partire da quel titolo, Space Travel (avventura testuale, con grafica stilizzata, in 2D, e in bianco e nero), a disposizione solo di pochi eletti, ideato proprio nel 1969 probabilmente sull’onda emotiva del grande evento organizzato dalla National Aeronautics and Space Administration, la Nasa (“nata” 10 anni prima e, proprio dal 1969, divenuta famosa).

La migliore esperienza, oggi, probabilmente la offre la realtà virtuale, in particolare quella di Oculus, che nel suo Store presenta numerosi titoli che consentono, ai possessori di uno dei due visori prodotti dall’azienda, di rivivere in prima persona esperienze come quella degli astronauti Neil ArmstrongBuzz Aldrin e Michael Collins (con Apollo 11 Quest), o altre esperienze extra  terrestri con titoli come Space Explorers, Discovering Space 2, Lone Echo, Mars Odyssey e Elite Dangerous: Commander Deluxe Edition, Bonfire.

Prima di arrivare a Oculus, tuttavia, ci sono stati 50 anni di storia videoludica. Dopo il già citato Space Travel occorre aspettare un po’ per vedere giochi dedicati al grande pubblico. Nel 1979 arriva nelle sale giochi Lunar Lander di Atari, un cabinato che proponeva una simulazione di allunaggio, un gioco che è entrato nella storia, e che ora fa bella mostra pure in un museo, nella Science Gallery di Dublino.

Altri dieci anni e sono i famosi paperi Disney a visitare la luna nell’avventura DuckTales, storico gioco Capcom del 1989 per NES. Dopo Amazzonia, Transilvania, Miniere africane e Himalaya, la luna è uno dei luoghi dove il protagonista, Zio Paperone, dovranno vedersela con robot e alieni prima di incontrare il capo, un topolone che ritroviamo, con gli stessi personaggi, anche in Duck Tales Remastered, nel 2013.

Luna protagonista anche in un titolo esports come Call of Duty. Activision ha “sfruttato” il nostro satellite in ben tre titoli della serie, partendo da Call of Duty: Black Ops di Treyarch, del 2011 (che contiene una mappa Zombies ambientata in gran parte sulla luna). Nel 2015 la stessa sfida viene riproposta nella versione rimasterizzata Call of Duty: Black Ops 3. Un anno più tardi un episodio tutto nuovo, con Call of Duty: Infinite Warfare, nel quale vestendo i panni del capitano Reyes bisogna difendere le basi lunari dai nemici.

Da museo, ma stavolta nel vero senso di opera d’arte, il titolo To The Moon. Il videogioco, del 2011 (ma a breve di ritorno su Switch) è una realizzazione indie disegnata da Kan Gao di Freebird Games. Un gioco di ruolo nel quale un’agenzia che si occupa della realizzazione di desideri di persone morenti cerca di realizzare il sogno di un anziano: visitare la luna. Un’avventura strappalacrime difficile da dimenticare.

C’è sempre la luna come ambientazione principale anche nello sparatutto Wofenstein: The New Order di Bethesda, del 2014. Scopo del gioco, ambientato nel 1956, è guidare il protagonista, William BJ Blazkowitz, a caccia di nazisti; le milizie di Hitler, fuggite sulla luna dopo la Seconda Guerra mondiale, qui hanno costruito una base nella quale effettuano esperimenti progettando la conquista di altri pianeti.

Più recente, del 2017, è un’avventura del tutto diversa dalla precedenti. Si tratta di Super Mario Odissey, avventura dell’iconico personaggio di Nintendo, disponibile per Switch. La luna ha una parte importante nella narrazione e nello sviluppo di una storia spettacolare anche dal punto di vista grafico.