La Overwatch League manda in pre-pensionamento la Blizzard Arena di Burbank, in California, per diventare un campionato itinerante con varie città pronte a ospitare nei propri stadi gli incontri. Confermato il numero delle franchigie partecipanti, che per il 2020 rimarrà ancorato a 20, ognuna di loro ospiterà una parte del campionato a partire dall’8 febbraio e fino alla fine della regular season, prefissata per il 9 agosto del prossimo anno.

I primi esperimenti sulla fattibilità di eventi di questo tipo, denominati Homestand, sembrano aver funzionato: i sold out e il successo mediatico e di pubblico registrati ad Atlanta, Dallas e Los Angeles hanno convinto Activision a proporre lo stesso modello in ognuna delle 20 città per la terza stagione, con almeno due eventi ciascuna. Solo i Dallas Fuel, i Washington Justice e i Guangzhou Charge ne ospiteranno di più, esattamente cinque. 

Alcune modifiche sono state tuttavia necessarie per permettere spostamenti più agevoli e un’organizzazione più fluida. Le divisioni sono infatti diventate quattro, dalle due precedenti: Atlantic North, Atlantic South, Pacific East e Pacific West, con l’America a fare figurativamente e letteralmente da spartiacque. Ogni squadra giocherà 28 partite: due contro ognuna delle squadre della propria divisione, una contro i team delle altre divisioni.

L’ultima franchigia ad aver annunciato la propria sede in ordine di tempo è Toronto: i Defiant hanno trovato ospitalità alla Roy Thomson Hall, tradizionalmente la casa della Toronto Simphony Orchestra, che conta circa 2.600 posti.