Taiwan si prepara a bloccare iQiyi e Tencent. Dal 3 settembre i giganti cinesi saranno bannati dall’isola e non potranno più gestire servizi di streaming video. Si tratta solo dell’ultima di una serie di mosse da parte di governi di vari paesi del mondo (Usa, India e Gran Bretagna in primis) per limitare lo strapotere dei colossi tecnologici cinesi, anche se nel caso di Taiwan probabilmente c’è qualche motivazione politica aggiuntiva. La “colpa” di Tencent e iQiyi (che è una sorta di Netflix), stando a quanto ha comunicato martedì il Governo taiwanese ripreso oggi dalla CNN, è di aver “operato illegalmente” sull’isola collaborando con emittenti e distributori locali per fornire i loro contenuti video tramite servizi di streaming.

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