La casa di moda svedese H&M, le aziende di abbigliamento Nike e Adidas e altri marchi di abbigliamento occidentali come Burberry, stanno subendo un boicottaggio massiccio dei consumatori cinesi e del governo.

La causa è da rintracciare nelle dichiarazioni di preoccupazione delle aziende sul lavoro forzato a cui sono sottoposti gli uiguri musulmani nei campi di cotone della regione cinese dello Xinjiang. Queste e altre aziende di moda occidentali stanno affrontando dei boicottaggi massicci e dell’ostracismo da parte del pubblico cinese, delle imprese, del governo e di importanti icone dell’intrattenimento e dell’eSport cinesi.

Le dichiarazioni sono state messe in risalto dai consumatori cinesi e da gruppi giovanili come il Gruppo della Gioventù Comunista sul social media Weibo (il Facebook cinese) e, nel caso di H&M, diverse società, tra cui più titolari di piattaforme e siti di e-commerce, hanno del tutto rimosso l’azienda dalle loro offerte. Nike ha rilasciato una dichiarazione non datata in cui si dice “preoccupata per le segnalazioni di lavoro forzato nella regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR). Nike non si rifornisce di prodotti dallo XUAR e abbiamo confermato con i nostri fornitori che non utilizzano tessuti o filati dalla regione”.

Diversi attori e attrici cinesi hanno annunciato di aver concluso la loro collaborazione con Nike, tra cui Yibo Wang e Songyu Tan. Wang è anche il portavoce del marchio del titolo di eSport per dispositivi mobili di Tencent Peacekeeper Elite (il clone cinese di PUBG Mobile creato per la Cina da Tencent). La situazione è il risultato della decisione di diversi paesi occidentali di imporre a partire da questa settimana delle sanzioni ad alcuni funzionari cinesi per le loro pratiche di lavoro nella regione. I governi coinvolti includono Gran Bretagna, Canada, Unione Europea e Stati Uniti. La Cina si è vendicata con sanzioni proprie contro quei paesi e le aziende cinesi stanno prendendo di mira i produttori di abbigliamento occidentali che hanno parlato pubblicamente della situazione.

All’inizio di questa settimana, i senatori statunitensi Marco Rubio e Chris Coons hanno presentato una risoluzione bipartisan che condanna la Cina per il trattamento riservato agli uiguri e ad altre minoranze etniche nello Xinjiang e hanno chiesto un’indagine internazionale “sugli abusi e sui crimini commessi”.

Nike è di particolare interesse per l’industria degli eSport in Cina in quanto detiene un lucroso accordo di sponsorizzazione con TJ Sports (un’operazione congiunta tra Riot Games e Tencent) per la League of Legends Pro League. Sia Nike che Adidas sono sponsor a lungo termine delle squadre professionistiche cinesi di calcio, basket e pallavolo. Nike è anche lo sponsor dell’abbigliamento della Chinese Football Association Super League (CSL). Ora organizzazioni come i G2 Esports, che hanno un accordo con adidas, potrebbero dover modificare il loro abbigliamento o escludere qualsiasi menzione dello sponsor per competere nelle competizioni con sede in Cina, ad esempio.

Sembra che il logo Nike venga addirittura bloccato e/o oscurato dalle trasmissioni della League of Legends Pro League (LPL). Maglie e scarpe con l’iconico swoosh Nike sono state nascoste durante l’ultima competizione live dell’LPL Spring Split che ha visto gli LGD Gaming contro gli Invictus Gaming e gli LNG Esports vs i Rogue Warriors. I loghi sulle maglie sono stati coperti da una toppa nera con marchio LPL e i loghi delle scarpe sono stati sfocati.

L’ultima partnership internazionale a cadere sull’altare del nazionalismo cinese è stata quella tra il marchio di lusso con sede nel Regno Unito Burberry e Honour of Kings, uno dei videogiochi più popolari in Cina. Una partnership tra Burberry e Tencent Games era stata firmata alla fine dello scorso anno per creare skin nel popolare gioco MOBA ma ora sembra essere terminata. Secondo un post ufficiale sul social network cinese Weibo di un rappresentante di Honor of Kings, l’accordo è chiuso: “Il team del progetto ‘King of Glory’ ha ora deciso di cancellare le nuove skin di ‘Yao’ e ‘Nature’s Spirit’ e il progetto skin ‘Sinhai’s Spirit’ Star Legend con Burberry”, si legge in una traduzione del post. “Continueremo a lavorare sodo per migliorare continuamente l’esperienza di gioco della maggior parte dei giocatori”.

Burberry ha firmato l’accordo con Tencent Games nel novembre del 2020, con la speranza di creare attivazioni in-game che promuovessero i vari prodotti del brand di lusso. Nel momento in cui è stato annunciato l’accordo, sia Tencent Games che Burberry hanno affermato che stavano prendendo di mira i “clienti cinesi alla moda e attenti al digitale” con questo nuovo sforzo congiunto. Sebbene il team di Honor of Kings non abbia offerto una ragione per cui l’accordo sia stato annullato, è indubbio che le e cause siano da ritrovarsi nei boicottaggi di cui vi abbiamo raccontato sopra.

Recenti ricerche affermano che oltre un milione di persone, la maggior parte delle quali sono musulmani uiguri, sono costrette ai lavori forzati nei campi di cotone della regione dello Xinjiang. La Cina lo nega, affermando di aver arrestato queste persone per fermare il terrorismo e la radicalizzazione.