Come tutte le persone che per lavoro o altri motivi trascorrono tante ore davanti al monitor del computer, anche i gamer, siano essi player professionisti o semplici appassionati, devono fare attenzione alla salute. L’uso prolungato del computer può infatti avere effetti negativi sulla vista, sull’apparato muscolo-scheletrico e sulla sfera dello stress. E, se nelle gaming house i pro player possono contare sul supporto di specialisti per evitare acciacchi e fastidi, chi si diverte con i videogame da casa farebbe bene a seguire qualche semplice accorgimento fai da te.

Uno degli organi maggiormente a rischio per chi trascorre molto tempo al computer sono senza dubbio gli occhi. Stare a lungo davanti al videoterminale li affatica, causando una perdita nell’acutezza visiva, difficoltà nel mettere a fuoco o nel concentrare lo sguardo. Lacrimazione, bruciore, secchezza oculare, pesantezza, fastidio alla luce, cefalea e vista annebbiata o sdoppiata: sono questi i sintomi dell’astenopia.

Come prevenire tali disturbi? I nostri occhi guardano naturalmente lontano e verso il basso. Per questo motivo è consigliabile innanzitutto posizionare lo schermo del computer in modo che il centro del monitor si trovi ad alcuni centimetri sotto il livello degli occhi e a una distanza compresa tra i 50 e i 70 centimetri dal viso.

È inoltre importante che la stanza sia illuminata adeguatamente, e le sorgenti di luce posizionate in modo da evitare riflessi sul monitor del computer. Utile, a questo proposito, può essere usare uno schermo antiriflesso. Ma soprattutto, è fondamentale fare pause e sbattere con frequenza le palpebre. Per prevenire l’affaticamento oculare bisogna far riposare gli occhi per almeno quindici minuti ogni due ore. Mentre il battito delle palpebre contribuisce a tenere idratati gli occhi e riduce il rischio di secchezza oculare.

Con questi piccoli accorgimenti, e con i dovuti controlli oculistici, non dovreste avere particolari problemi. Per sapere come prevenire gli effetti negativi sull’apparato muscolo-scheletrico del tempo passato sui videogiochi, vi rimandiamo alla prossima puntata della nostra rubrica.