È uno dei titoli più giocati degli ultimi anni, superato solo dal fenomeno Battaglia Reale, saldamente guidato da Fortnite. Ed è riuscito a competere con i titoli free-to-play, restando fedele al suo modello di gioco a pagamento. Stiamo parlando di Overwatch, il videogioco protagonista di questa nuova puntata della nostra rubrica settimanale “Dieci cose che non sai su…”. Ecco dunque alcune piccole curiosità che riguardano il famoso sparatutto in prima persona:

1. Overwatch nasce dal fallimento di un altro progetto di Blizzard, Titan. Si trattava di un nuovissimo MMO (massively multiplayer online) che Blizzard stava sviluppando da ben sette anni. Alla fine però decise di annullarlo e fu così che molti contenuti e idee di Titan furono trasferiti in Overwatch. Tracer, per esempio, è un eroe preso in prestito da Titan, e anche la mappa del tempio di Anubis proviene da là;

2. Inizialmente Tracer avrebbe dovuto essere un personaggio di sesso maschile ma, quando il progetto del team Overwatch iniziò a prendere forma, cambiò tutto. A Tracer furono attribuite le caratteristiche e le fattezze con cui oggi è nota al pubblico dei giocatori. Da allora è diventata la protagonista centrale del gioco. Le è stato inoltre conferito un ruolo primario nel marketing e nella boxart ufficiale del titolo;

3. Blizzard ha rilasciato dozzine di modelli a 360 gradi dei personaggi, delle loro pistole e oggetti di scena. Lo ha fatto per aiutare i cosplayer a ricreare i loro eroi preferiti;

4. Prima dell’inserimento di Zarya nel roster di Overwatch, il gioco ha ricevuto diverse critiche per il fisico dei personaggi. Nel corso di una conferenza tenutasi alla NYU, è stato evidenziato un problema: la mancanza di diversità nei corpi dei personaggi femminili. Tutte le donne del gioco sono infatti magre, con le gambe lunghe, e sessualizzate. I personaggi maschili, invece, sono più variegati: ce ne sono di corpulenti, ma anche di sottili e slanciati. Blizzard ha ascoltato le critiche della community e, per tutta risposta, ha creato Zarya: una donna senza dubbio molto più muscolosa degli altri personaggi femminili presenti nel gioco;

5. Overwatch include una serie di cortometraggi animati incredibilmente dettagliati e coinvolgenti. Questi brevi filmati sono incentrati sul mondo di Overwatch o su un eroe specifico. Ci forniscono informazioni dettagliate e retroscena, ma anche incredibili animazioni, storie e un ottimo doppiaggio;

6. Fin dalla sua uscita, Overwatch era destinato a entrare nell’industria per adulti. Inizialmente Blizzard era arrabbiata e forse anche un po’ disgustata per la notevole quantità di contenuti per adulti a tema Overwatch, e per la loro popolarità. Ma alla fine ha dovuto accettarli visto che, facendo eliminare i video incriminati, essi tornavano regolarmente a galla. Così ha deciso di lasciar perdere;

7. Overwatch presenta una quantità impressionante di battute recitate da doppiatori di grande talento. Al momento dell’uscita, aveva circa 7000 battute, tradotte in dodici lingue. Il tempo impiegato per registrarle è già di per sé sorpendente, per non parlare della quantità di persone che Blizzard ha dovuto assumere per completare l’operazione. Alcuni di questi doppiatori saranno ricordati negli anni a venire, poiché sono diventati delle vere e proprie icone;

8. Blizzard ha fatto un lavoro fenomenale con il sound design di Overwatch: la maggior parte dei suoni che si sentono durante una partita sono utili per il giocatore. Per esempio, l’eroe resta senza fiato quando non è in salute. Tra le altre cose, i personaggi avvertono anche quando un nemico è alle spalle, o quando c’è una torretta nelle vicinanze. Si possono persino sentire i passi dei nemici;

9. Una delle caratteristiche più divertenti di Overwatch è la possibilità di personalizzare praticamente tutto, dalle skin alle emote. Intonacare i muri col proprio marchio prima che inizi una partita, o creare un’emote dopo un gioco devastante rende Overwatch ancora più accattivante;

10. Nella mappa Anamura si trovano una serie di videogiochi arcade dove si celano vari easter eggs. Ognuna di esse è ispirata ad altri videogame, tra cui alcuni vecchi progetti in mano a Blizzard.