Ora che il Brasile è diventato a tutti gli effetti il nuovo epicentro della pandemia di Covid 19, l’obbligo di restare in casa sta determinando un significativo aumento del consumo di prodotti e attività digitali, inclusi quelli legati all’industria degli esports. L’industria brasiliana degli esports sta registrando in questi giorni numeri crescenti e un sempre maggiore interesse per gli spazi legati a questo settore. La crescita degli esports dimostra come essi abbiano acquisito un vantaggio rispetto agli sport tradizionali, che hanno subito notevoli danni dalla sospensione delle competizioni e dai tagli salariali agli atleti e ai dipendenti.

Solo per avere un’idea dell’aumento di spettatori che c’è stato nel settore esports, si pensi che, durante il campionato brasiliano di League of Legends, (CBLoL) un numero record di 336.000 spettatori simultanei ha assistito all’incontro tra i PaiN Gaming e i Santos, il 7 giugno su Twitch. Anche Tiago Xisto, ceo dei Vivo Keyd, una delle più grandi organizzazioni brasiliane di esports, ha parlato di un aumento del 25% nel numero di spettatori e nel coinvolgimento del pubblico online. E il mese scorso sono aumentati anche gli accessi e i consumi nel negozio online dei PaiN Gaming, stando a quanto dichiarato dal ceo Thomas Hamence.

“Senza le partite, in che modo le stelle e le squadre di calcio riescono a comunicare con i tifosi? Non sono così vicini ai loro fan come le squadre di esports e i pro player, questo perché l’ambiente online è gia l’habitat degli sport elettronici”, spiega Barbara Gutierrez caporedattore del sito web sul gaming “Ign Brasile” e di “Versus”, uno dei principali siti web sugli esports del Paese. Ma aggiunge anche che questo momento d’oro per gli esports potrebbe non durare per sempre, a causa di un fattore culturale: “È triste che abbiamo dovuto attraversare una pandemia mondiale perché la società iniziasse ad accettare i giochi come una forma di intrattenimento attuabile e non dannosa”.