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Il 2020 è stato un anno dai due volti per l’esports. Da una parte l’esplosione del fenomeno, che ha portato sempre più gente ad interessarsi agli sport elettronici, dall’altra la mancanza di eventi dal vivo. L’esposizione mediatica delle organizzazioni e dei giocatori, però, è cresciuta notevolmente. E a tal proposito, Esports Charts ha stilato una classifica chiamata Esports Team Most Popular 2020 che ha raccolto l’auditel delle singole organizzazioni.

Tante novità rispetto al ranking del 2019. Il report, infatti, evidenzia come molte compagini occidentali popolari hanno non fanno più parte della classifica. Il riferimento è nei confronti di Vitality, Evil Geniuses, Virtus.pro e Ninjas in Pyjamas. A giocare un brutto scherzo a queste organizzazioni, l’annullamento di eventi come The International di Dota 2 o i Major di CS:GO.

A comandare la classifica, nemmeno a dirlo, i G2 Esports. L’organizzazione tedesca, che recentemente ha raggiunto un accordo anche con Adidas per la fornitura ufficiale, guarda tutti dall’alto verso il basso con 92 milioni d’ore. Il 53.8% raccolto dalla squadra di League of Legends, il 35.5% da quella di CS:GO. Solo le briciole per Rainbow Six (4.2%), alle prese con una stagione sotto il profilo dei risultati non proprio positiva, e le altre formazioni (6.5%). Per quanto riguarda il picco massimo di spettatori, invece, bisogna fare un balzo indietro ai Worlds 2020 di League of Legends. Il match contro i DAMWON Gaming ha visto la bellezza di 2.7 milioni di singoli utenti collegati.

Staccati di qualche milione i Natus Vincere. Per loro poco più di 86 milioni di ore, grazie soprattutto al roster di CS:GO che ha permesso all’organizzazione ucraina di piazzarsi alle spalle dei G2. La squadra di Alexander “s1mple” Kostylev raramente è scesa sotto il quarto posto nei tornei e ha anche vinto una LAN di livello mondiale del 2020, ovvero l’IEM Katowice. Nel Corso del 2020, inoltre, i Na Vi sono passati dal sesto al secondo posto nella classifica della popolarità delle organizzazioni. Il podio viene completato dai Team Liquid, dove le 81 milioni d’ore sono distribuite in gran parte tra Dota2, League of Legends e CS:GO.