Macko e Gmblers sono pronte ad affrontarsi nell’ultimo atto del Winter Split, la finale di Lit che mette in palio anche l’Europa.
Quella tra Macko e Gmblers è probabilmente la finale con meno aspettative nella storia di Lit, il campionato italiano di League of Legends. Domenica 9 marzo le due squadre si sfideranno per vincere il quindicesimo split della manifestazione organizzata da Pg Esports, il terzo da quando ha cambiato nome da Pg Nationals a Lit – League of Legends Italian Tournament. Eppure, nonostante di fronte si trovino due squadre totalmente differenti in termini di prestigio, non è assolutamente scontato che a vincere siano necessariamente i favoriti.
Solo vittorie
Stiamo parlando ovviamente dei Macko Esports, potenza nazionale di League of Legends. L’organizzazione sta per disputare la sua nona finale consecutiva su nove partecipazioni: da quando è entrata nel circuito italiano di League of Legends non ha saltato nemmeno un ultimo atto del torneo. Non solo, delle otto finali giocate finora ne ha perse solamente due (sempre in Spring, contro Atleta nel 2022 e contro Dsyre nel 2024), vincendo sei titoli nazionali e infrangendo numerosi record, tra cui i piazzamenti ottenuti in Europa con la Top 4 ottenuta nel 2023 all’Emea Masters e due Top 8, il miglior risultato di sempre per un’italiana. Oggi a interpretare i Macko ci sono Color, Mafro, Furuy (il giocatore con il miglior Kda, 25,2), Flicker e Shredder: una nuova generazione che, a esclusione di Color già presente nella stagione 2024, punta a confermare e proseguire il blasone dell’organizzazione.
Quest’anno i Macko hanno ottenuto il 100% di vittorie: tre vittorie su tre in regular season (Bo1) e il doppio 3-0 con cui hanno superato prima gli Eko e poi i Gmblers nella finale dell’Upper Bracket. Quegli stessi Gmblers che adesso dovranno affrontare nuovamente con la consapevolezza di affacciarsi a un titanico scontro Davide contro Golia. Nell’episodio biblico sappiamo bene che ha vinto Davide, apparentemente il più debole e sfavorito, ma nella realtà di ogni giorno difficilmente accade, nonostante le loro possibilità non siano zero. Anzi, come spesso accade una sconfitta così pesante finisce per dare tantissime informazioni alla squadra perdente e poche, forse nulle, alla squadra vincente. Chiedere, per conferma, ai G2 Esports superati dai Karmine Corp nella finale Lec dopo che i primi avevano vinto agilmente la finale dell’Upper Bracket (e non è l’unico caso narrato).
Chi sono i Gmblers
Per i Gmblers si tratta di un’occasione importante per farsi notare: si tratta di un’organizzazione giovane, arrivata quest’anno in Lit dopo le ottime prestazioni nella Blooming Talent League 2024 (serie cadetta) e la vittoria del Promotion Tournament che ha permesso loro di arrivare nella massima serie italiana di League of Legends. Il team oggi si affida a Ilyxou, Goliah, Iwanan, Marth e Tochas. Goliah e Shredder, dei Macko, rappresentano i due giocatori italiani presenti nei roster che si affronteranno in finale, tanti quanti sono i polacchi (Iwanan e Color) e i portoghesi (Tochas e Flicker: poi il croato Mafro, l’olandese Furuy e l’austriaco Marth.
I Gmblers hanno avuto delle prestazioni altalenanti in questo split, a partire dalla sconfitta inaugurale contro gli Eko, per poi “vendicarsi” nel terzo turno di svizzera. Hanno però rischiato di non arrivare in finale già al primo turno playoff quando si sono trovati sotto 0-2 contro gli Underworld. I tre game vinti consecutivi sono poi stati confermati dal secco 3-0 contro gli stessi Underworld nella finale di Loser Bracket, prova che i Gmblers sanno imparare dai propri errori. La capacità del team di imparare rapidamente e vincere contro avversari che inizialmente li metton in difficoltà è un sintomo di crescita costante del team, non solo durante il campionato ma durante la serie stessa, come accaduto sia contro gli Eko che contro, appunto, gli Underworld. Ed è un fattore che i Macko non dovrebbero sottovalutare (conoscendoli, non lo faranno).
Le squadre a confronto
Che tipo di partita aspettarci, quindi? La nuova patch ha drasticamente modificato il modo in cui il lane swap tanto amato in questa prima parte di stagione funziona (anche se non è ancora stata ufficializzata la patch su cui si giocherà), ma nel computo generale non dovrebbe modificare gli stili di gioco dei team. Estrapolando i vari dati da Golgg, appare chiaro come i Macko siano un team che più di ogni altro gioca a livello macro, puntando cioè a una iniziale gestione di mappa che consenta loro di ottenere un vantaggio nei successivi minuti di gioco. Se infatti ottengono in proporzione pochissimi primi sangue, addirittura quinti in classifica con appena il 33,3% dei First Blood, i Macko sono al secondo posto delle prime torri con il 77,8%.
La pressione che mettono sulle strutture e di conseguenza sulla mappa si conferma anche dal numero di Larve del Vuoto ottenute per game, 4,0, contro le appena 2,6 dei Gmblers, che si traducono in 9,6 torri distrutte per game, contro le 6,9 degli avversari di domenica. Anche la plates parlano chiaro: i Macko sono primi e i Gmb secondi in classifica ma la differenza è enorme con i campioni in carica che guidano con 9,11 in media per game e gli avversari a 5,43. È su questo aspetto che i Macko costruiscono le loro vittorie, non lasciando spazio di manovra all’altra squadra e creando un gioco asfissiante. Risultato: nonostante perdano spesso il primo sangue, i Macko ottengono il buff della Prova di forza nell’88,9% dei game, contro il 42,9 dei Gmblers.
Gli dei sanguinano?
Come anticipato, i dati raccontano una partita già scritta con i favoriti del torneo in vantaggio su praticamente ogni statistica, almeno sulle più importanti. Eppure i Gmblers su altri dati, come il Gold per minute, non sono così distanti. La chiave di vittoria per i Gmblers è senza dubbio rappresentata dall’effetto valanga, da sempre un punto debole dello stile dei Macko. Se gli sfavoriti dovessero riuscire a conquistare l’early-game senza ragionare troppo sul come muoversi dal mid-game in poi, potrebbero insinuare qualche dubbio nella macro-strategia dei Macko.
In questo articolo non abbiamo esaminato i singoli giocatori ma per un motivo preciso: a questi livelli i singoli individui contano, certo, e i Macko hanno un quintetto mediamente superiore a quello dei Gmblers, ma la vera forza è la squadra, la coordinazione tra gli interpreti e l’esecuzione di quanto studiato a tavolino nel pre-partita. Sarà ancora una volta una finale già scritta? Forse, ma forse no: di sicuro sarà raccontata dal duo che ci ha fatto compagnia lungo tutto questo primo Winter Split sui canali di Lit (Twitch e Youtube), ovvero Emiliano “Moonboy” Marini e Gabriele “Wolcat” Catterin, direttamente dagli studi di Pg Esports.