Lo scontro per essere i primi campioni europei di Valorant è stato brutale. Pro player da tutta Europa si sono affrontati all’ultimo uomo per vincere quei 13 round che li avrebbero incoronati i migliori giocatori di Valorant e li avrebbero fatti tornare a casa (o meglio rimanere a casa perché tutto è stato giocato online) con 15.000 euro.

Il primo quarto di finale è stato quello tra il team Draken e il team Ex6tenz, i Draken hanno iniziato benissimo vincendo 4 attacchi di fila e arrivando al cambio dei ruoli sempre con 4 round di vantaggio: 8-4. Quando tocca ai Draken difendere sono semplicemente inarrestabili, lasciano gli avversari a 4 e si prendono la vittoria arrivando a 13 round di cui almeno quattro flawless: nessuna vittima. Al secondo match, nonostante la mappa sia stata scelta dagli Ex6tenz, il punteggio è 8-4 al cambio ruoli per poi continuare esattamente come la partita precedente: 13-4 con una riconferma forte del loro dominio.

È toccato al team Angel e al team Zerator decidere chi sarebbero stati i finalisti: Dopo aver vinto una partita a testa i due team continuano a inseguirsi con vittorie e sconfitte fino al punteggio di 8 pari. A quel punto le energie degli Zarator sembrano essere finite, subiscono 5 disfatte definitive e vengono sconfitti definitivamente.

La prima semifinale è stata quella tra il team Mixwell e il team Ange1, due squadre che sembrano vicine come prestazioni e abilità sulla carta ma che sarà difficile vedere competere allo stesso livello. A confermare questa teoria ci pensa il risultato del primo game: 13-6 per il team del campione dei G2 che però alla seconda partita faticano di più. Non una dominazione ma una corsa fatta di sorpassi e rimonte, al cambio ruoli arrivano 6 pari e continuano a inseguirsi fino al 10 pari quando gli Ange1 non riescono più a fermare gli attacchi dei Mixwell che si sparpagliano nella mappa senza mai lasciar trasparire chi sia il portatore della bomba. Da qui i Mixwell si conquistano il posto in finale. Per scoprire i loro avversari gli oltre 12.000 spettatori di questo torneo hanno dovuto assistere allo scontro tra il team Taimou e il team Draken, due squadre questa volta ad un livello molto simile tra di loro che si sono inseguite un game dopo l’altro, pareggiando 1-1 e nel match finale, round dopo round. Arrivano 10 a 10 prima che i Draken ritrovino il loro passo e riescano a prendersi, due round. Match point ma i Taimou riescono a prendersi il pareggio. Ventiquattresimo round, pari equipaggiamento per tutti e che vinca il migliore. Gli attaccanti tentano un push verso il sito C ma sono troppo lenti, vengono eliminati e saranno i Draken ad andare alla gran finale.

Purtroppo per loro, Mixwell ha avuto diverse ore per recuperare, mentre i Draken, reduci da una performance così tesa e così in bilico, sono arrivati in finale con pochissime energie e si è visto. Cominciano molto bene portandosi in vantaggio di tre round ma quelle tre vittorie saranno l’unico contentino che riceveranno. I Mixwell li recuperano, vanno al cambio ruoli con un punteggio di 9-3 e si prendono gli ultimi round con facilità. La partita successiva è ancora più imbarazzante per i Draken, il punteggio finale è di 13 a 1 con Mixwell che da solo ha fatto 30 eliminazioni, questo vuol dire una media di 3-4 kill per round. Al decimo, poi, ha messo su un vero e proprio show: intrappolati nel corridoio che sulla mappa Split porta all’obiettivo A, tutti i membri del team nemico passano davanti al mirino del suo fucile da cecchino. È Ace per lui che corona così la vittoria e si guadagna insieme alla sua squadra il titolo di campione d’Europa di Valorant stabilendo già il dominio assoluto della sua organizzazione, i G2 eSports, sulla scena competitiva di Valorant.