La Fifa inserisce gli esports nel suo Museo del Calcio. La Fédération Internationale de Football Association, l’organizzazione che si occupa di tutte le manifestazioni intercontinentali relative al calcio, ha scoperto solo da pochi anni (dal 2004) i videogiochi competitivi, ma c’è da dire che si è creato subito un ottimo feeling tra il calcio reale e il calcio virtuale. Una liaison che ha portato dunque la Fifa a riservare agli esports uno spazio importante, accanto ai cimeli che rappresentano la storia di questo sport, raccolti a Zurigo in un’area di 3.000 metri quadrati, il FIFA World Football Museum, che presenta tutte le sfaccettature del mondo del calcio.

Così, nella collezione del Museo del calcio di Fifa, da qualche tempo trovano spazio anche gli esports. La prima maglia ad arrivare è stata quella di Richard “Der_Gaucho10” Hormes del Borussia eSports, la divisione esports del Borussia Mönchengladbach. Poi si è aggiunta quella della prima organizzazione esclusivamente esports, quella dell’australiano team Futwiz. Di seguito le maglie dei campioni “Joksan” e “MaXe”, vincitori dell’ultima eClub World Cup, giocata a Milano dal 7 al 9 febbraio scorsi, una competizione che ha portato altre belle aggiunte alla collezione del Museo Fifa, con l’aggiunta delle maglie di tutti i team partecipanti, compresi i team italiani: Roma Esports, Qlash e Mkers.

Uno spazio creato all’interno del Museo del Calcio dopo che la Fifa si è resa conto che gli esports sono molto più che un gioco: i videogiochi competitivi infatti “creano collegamenti tra sport, gioco, dilettanti e professionisti, tra il mondo virtuale e quello fisico”, si legge nella presentazione pubblicata sul sito della Fifa. A fianco di Fifa Competitive, il gioco della Electronic Arts Sports che porta il nome dell’organo di governo del calcio mondiale, si è infatti sviluppata in questi anni anche una scena esportiva importante, con tre tornei di caratura mondiale come la Coppa del Mondo eFifa, la Fifa eNations Cup e la Fifa eClub World Cup.