Il lusso ha dimostrato da tempo la propria passione per il mondo dei videogame e degli esports. Da Burberry a Luis Vuitton, da Prada, Armani a Valentino le company hanno scoperto da tempo la gamification e cercano di attrarre nuovi clienti (anche) facendoli divertire, aprendo sezioni dedicate ai giochi nei loro siti, o inserendo icone del proprio brand dentro ai videogame, oltre a mettere in vendita prodotti griffati e premi. Gucci, nell’ultimo periodo, pare essere il brand che crede più di tutti a questa strategia commerciale. Dopo il lancio di Gucci Arcade tramite l’app ora la casa di moda fiorentina alza il tiro.

Con l’annullamento di Wimbledon e con gli U.S. Open in forse (dovrebbero iniziare il 24 agosto, ma chissà…) il marchio di lusso italiano guidato dallo stilista Alessandro Michele ha deciso di puntare sul tennis virtuale, e dunque ancora una volta sul videogame. Si tratta di “Tennis Clash“, gioco realizzato da Wildlife, una società di giochi mobile, con la quale Gucci ha stretto un accordo per far indossare ai personaggi del gioco (Jonah e Diana) degli outfit brandizzati (due ciascuno); completi, scarpe, calze e berretti che i fan troveranno “realmente” in vendita sul sito della maison.

Scaricando il gioco Tennis Clash (disponibile App Store e da Google Play) dal 18 di giugno i giocatori potranno anche partecipare a un torneo in-game dedicato, il Gucci Open. Una competizione a tempo limitato nella quale i giocatori si sfideranno uno contro l’altro, con la possibilità di presentare dunque il proprio avatar vestito Gucci da testa ai piedi. Nel contempo il gioco Tennis Clash darà la possibilità di avere accesso diretto al sito web di Gucci.

Il gioco, sviluppato da Wildlife attraverso una serie di studi di fisica dettagliati che simulano aspetti del gioco come la traiettoria della palla, offre un’esperienza molto simile a una vera partita di tennis, attirando non solo i giocatori da dispositivo mobile ma, secondo Wildlife, anche i fan di questo sport.

I recenti blocchi dovuti al COVID-19 hanno portato con loro un aumento di popolarità per i videogiochi, quelli competitivi in particolare, che hanno visto un aumento considerevole del coinvolgimento degli utenti. Ma già prima del lockdown il settore dimostrava un’ottima salute: secondo i dati 2019 di Global Games Market Report il mercato globale di videogames ha raggiunto i 152 miliardi di dollari, dei quali ormai quasi la metà passa attraverso gli smartphone. Sarebbero addirittura 2,4 miliardi le persone che nel 2019 hanno giocato ad un ‘mobile games’, circa un terzo della popolazione mondiale. Un dato che, come dimostra il settore del lusso, fa sicuramente drizzare le antenne di tutti gli esperti di marketing.

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