I servizi cloud saranno la causa della sparizione delle consolle? I servizi di cloud gaming sono sempre più completi e rendono disponibili per i gamer giochi in tempo reale con una semplice connessione internet.

Il cloud computing segnerà la fine di Xbox e PlayStation? Ѐ questa la domanda a cui cerca di rispondere un dettagliato articolo del Financial Times. L’autore, Leo Lewis, prende spunto da un rapporto del gruppo di ricerca Newzoo, secondo il quale “il mondo dei videogiochi è pronto a subire una trasformazione che non si vede dall’avvento dei giochi per telefonia mobile” 20 anni fa. La minaccia alle vendite delle tradizionali console arriva dal cloud gaming. Utilizzando la tecnologia cloud, per i gamer sarà infatti sufficiente disporre di una connessione internet abbastanza potente per giocare in tempo reale sul web da qualsiasi dispositivo, da qualunque parte del mondo e senza dover scaricare alcunché. I videogiochi saranno trasmessi in streaming. Ma se questo determinerà la scomparsa delle console è ancora presto per dirlo.

MICROSOFT LANCIA PROJECT XCLOUD – Alcune grandi aziende hanno già iniziato a muoversi in direzione dello streaming. A ottobre Microsoft ha svelato la sua intenzione di seguire questa scia evolutiva del gaming. Così, anche per smaltire l’insuccesso di vendite della sua Xbox one, ha annunciato che lancerà, già dall’anno prossimo, Project xCloud: un nuovo progetto globale per permettere agli utenti di accedere “alle migliori esperienze di gioco da qualsiasi dispositivo, in qualunque momento e in qualsiasi luogo, grazie alla tecnologia Cloud”. Ancora non si sanno né i dettagli, né le date per l’Italia, si sa solo che i capi della divisione Xbox stanno cercando di unire le funzionalità offerte da Microsoft Azure e Microsoft Research per creare una tecnologia di streaming globale. Un processo già avviato con il lancio di Game Pass, che ricorda da vicino quanto offerto da Netflix nel campo del cinema e delle serie TV: i giochi non sono ancora trasmessi, ma si scaricano sottoscrivendo un abbonamento flat.

GOOGLE C’Ѐ, SONY NON ANCORA – Altra azienda entrata in partita è Google, che ha da poco pensato un sistema capace di funzionare con il browser Chrome e con una connessione a fibra ottica: l’importante è avere una connettività di almeno 25 Mbps. Mentre ad essere ancora scettica è Sony, azienda per la quale i soldi sono sempre arrivati dalla vendita delle console. E che anzi dovrebbe lanciare a breve una nuova Playstation, la numero cinque, per l’esattezza. «I contenuti video e la musica funzionano bene, ma per i videogiochi in cloud il discorso è diverso», ha scritto Mat Piscatella, osservatore specializzato in videogiochi di NPD Group.

IL RUOLO DI RED DEAD E FORTNITE – A dargli ragione ci sono anche i numeri. Lo scorso mese, durante il Black Friday, Sony ha avuto il suo secondo migliore record per vendite di console PS4 negli Stati Uniti. Il prezzo scontato di 199 dollari è stato un fattore trainante, ma anche la presenza di giochi must-have come Red Dead Redemption 2, ha spiegato Jim Ryan, vicepresidente della Sony Interactive Entertainment. “Data la storia dei cicli di console, per la PS4 avere un tale slancio nel sesto anno significa che sta succedendo qualcosa“, ha dichiarato Ryan. E ha anche spiegato che Fortnite è stato d’aiuto per la sua attività, perché ha agito come un gateway per i giochi tripla A, catturando una nuova generazione di giocatori legata alle console.

NON Ѐ ANCORA GAME OVER – Che per le playstation non sia ancora finita, appare dunque chiaro. “Le console saranno ancora in circolazione. Sono un’istituzione per le persone che sono cresciute con loro” – ha affermato Evan Amos, autore di The Game Console -. “Hanno un ecosistema intorno a loro che non andrà improvvisamente da qualche altra parte. Sedersi su un divano, giocare a Red Dead Redemption 2 su una console e un grande televisore, è un’esperienza davvero imbattibile”.