Il 5G promette di cambiare la vita di tantissime persone, per farlo, tuttavia, occorrono anche scelte politiche oculate, fatte da persone informate e preparate. Questo il motivo dell’incontro svolto martedì alla Camera dei Deputati, dove la IX Commissione (che si occupa di Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) ha incontrato Antonio Bosio, Product and Solutions Director di Samsung Electronics Italia. Il Parlamento ha necessità di capire cosa accadrà, cosa porterà la transizione al 5G e quali scelte richiederà la gestione dei big data. Da qui l’avvio dell’Indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, che ha portato all’incontro di ieri, martedì 2 luglio 2019.

“Il lavoro di Samsung rispetto alle tecnologie 5G è iniziato già diversi anni fa con attività di ricerca e sperimentazione nei nostri laboratori di tutto il mondo – ha spiegato Antonio Bosio nel corso della sua relazione -. L’impegno dei nostri esperti si è focalizzato fondamentalmente su tre aspetti: sullo sviluppo in area semiconduttori, ovvero i chipset inseriti negli elementi di rete e nei device, lo sviluppo delle reti di accesso e di core network, lo sviluppo di terminali 5G“.

Samsung ha lavorato anche a stretto contatto con gli operatori di telefonia mobile, “creando dei tool utili agli operatori per pianificare il corretto posizionamento delle stazioni radio 5G. Il lavoro svolto ha permesso di avviare nel tempo partnership importanti con grandi operatori telefonici nel mondo, con complessi progetti di sperimentazione relativi a tutte le possibili implementazioni del 5G, sia in ambito business che consumer. In Italia, tra le altre collaborazioni, sottolineiamo il grande lavoro svolto sulla città di Milano con Fastweb, un progetto tanto valido che l’operatore partner ha poi deciso di estendere anche ad altre città in Italia”.

Bosio ha quindi spiegato cosa permetterà il 5G, rispetto al passato: “oltre a poter garantire un livello di connettività eccellente in modalità wireless, anche in aree dove sarebbe difficile rendere disponibile la Fibra, e per questo si pensi alle aree rurali ed agli edifici storici nelle città di tutta Italia, ci troveremo ben presto ad affrontare uno scenario nel quale aumenterà rapidamente il numero di dispositivi connessi. Da un lato si generano opportunità rilevanti per i privati e per le aziende, con servizi che migliorano la qualità della nostra vita, dall’altro lato diventa prioritario che la sicurezza intrinseca di ciascuno degli elementi della rete 5G o dei dispositivi che vi si connettono sia elevata”.

Dell’attenzione (e dei successi) di Samsung, in ambito di sicurezza abbiamo già parlato. Bosio ne ha parlato a lungo anche nella sua relazione a Roma, spiegando che in Samsung “pensiamo alla sicurezza dei dispositivi già in fase di progettazione, in modo che siano già estremamente sicuri prima ancora che vengano installate altre applicazioni, una volta immesso il prodotto sul mercato; inoltre, implementiamo su tutti i nostri device connessi Samsung KNOX, una soluzione di sicurezza e gestione dei dispositivi validata da tutti i più importanti enti di certificazione internazionali, comprese diverse realtà governative come, ad esempio, la CIA e la NSA negli Stati Uniti”.

In Italia notiamo che manca ancora un meccanismo forte di validazione della sicurezza dei dispositivi – ha spiegato, avviandosi alla conclusione -, nonostante il grande lavoro svolto negli ultimi anni da diversi enti e istituzioni; per questo motivo, Samsung Electronics Italia si impegna da tempo a promuovere la cultura della sicurezza dei dispositivi a livello generale, sia in ambito business che consumer. E in questo contesto, ringraziando la Commissione per questa opportunità, ribadiamo che a nostro giudizio sia sempre più necessario, e urgente, creare un proficuo dialogo tra istituzioni pubbliche e private finalizzato alla ricerca di un sistema comune di validazione per la sicurezza dei device mobili connessi alle reti, e ad una crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica italiana sui principali temi connessi alla sicurezza informatica.”