Nel 2019 tornano sulla scena degli eSports i World Cyber Games, uno dei tornei storici e più di spessore del panorama dei giochi competitivi. Dalla prima edizione i WCG si sono fermati solo nel 2013 e riprenderanno il 18 luglio a Xi’an, in Cina.

LA STORIA – La prima volta dei WCG è stata nel 2000 a Seul, in Corea del Sud, teatro dei tornei fino al 2004, nonché Paese dominatore del medagliere fino al 2002. L’ultima esperienza in Corea termina con il primato della Germania e l’anno dopo si vola tutti a San Francisco, esordio lontano dall’Asia. Negli Usa trionfa un altro Paese europeo, l’Olanda, ma i players a stelle e strisce si rifanno l’anno successivo a Singapore. Ma, dal 2006 al 2013, la Corea del Sud torna a fare gara a sé, con l’unica eccezione del 2007, in cui gli Usa bissano il successo del 2005, e del 2012, exploit della Cina in casa a Kunshan. Il 2006 è anche l’anno in cui l’Italia ospita la competizione per la prima volta, a Monza.

LA NUOVA EDIZIONE – Dal 18 al 21 luglio i World Cyber Games fanno di nuovo capolino in Cina (l’ultima volta 38 Paesi iscritti per un totale di circa 500 giocatori) e tante sono le aspettative per il team di casa. Tra i titoli ufficiali scelti dagli organizzatori l’unico annunciato ufficialmente è Dota 2 di Valve. Il 2013, invece, si era distinto per il record coreano di 13 vittorie di fila nella serie Starcraft.

COLONNA SONORA – L’ideatore è il famoso dj Steve Aoki, uno dei 5 deejay più pagati al mondo secondo Forbes. La sua opera, un remix di una canzone rock molto popolare tra i fans dei WCG, “Beyond the Game”. Aoki ha reinterpretato il motivo in chiave più moderna e farà ballare tutti nella quattro giorni di gare. Anche per stemperare la tensione di uno dei tornei più attesi in campo internazionale per gli appassionati di eSports.