L’impegno di Kellogg’s negli esports si fa sempre più massiccio. La multinazionale americana si è resa conto da tempo che gli sport tradizionali non consentono più di raggiungere la fascia d’età tra i 21 e i 34 anni, particolarmente appetibile perché gode di un reddito elevato. Per questo ha deciso di investire cifre da capogiro nella sponsorizzazione di eventi e competizioni esports. Come ha spiegato Dominik Schafhaupt, responsabile marketing degli snack Kellogg’s nel Nord Europa, nel giro di due anni gli esports sono passati dall’essere un investimento sperimentale a uno continuo per l’azienda.

Kellogs ha già firmato una partnership con N3rd Street Gamers (NSG), società con sede a Filadelfia, che si occupa dell’organizzazione di tornei amatoriali e semi-professionali. L’accordo prevede l’organizzazione di tornei amatoriali di Overwatch e Fortnite all’interno delle sedi Walmart. Ma Kellogg’s si impegnerà anche a sponsorizzare con un premio di 15 mila dollari le prossime sfide di un torneo Major dello sparatutto Blizzard alle National Championship Series. Ha inoltre esteso per altri tre anni la sua collaborazione con la Major League Soccer (MLS).

Infine c’è Pringles, famoso marchio di proprietà di Kellogg’s, che ha siglato un accordo con Riot Games per fare da sponsor al campionato europeo di League of Legends. Le partnership di marketing come questa sono affari che vanno dai 2 ai 4 milioni di dollari all’anno, e sono spesso fatte come accordi pluriennali. “Il nostro target principale si trova nel gaming e negli eSports, e quindi ora è giunto il momento di entrare nella community che ruota attorno al gioco competitivo”, ha concluso Schafhaupt.