Non è un semplice accordo commerciale. L’intesa siglata tra ESL, il punto di riferimento internazionale per gli eventi esport, e Huya, piattaforma di live streaming cinese, rappresenta gli interessi commerciali di due potenze che mirano a coinvolgere decine di milioni di nuovi e potenziali utenti. Dalla stessa ESL l’accordo è stato definito come una “alleanza naturale” che mira a facilitare l’espansione dell’offerta di ESL nel mercato cinese; dall’altra Huya e la stessa Cina, in virtù delle partecipazioni statali, acquisiscono respiro globale con l’ingresso nelle quote societarie di ESL, il cui pacchetto di maggioranza rimane nelle mani della MTG. 

Finora ESL non ha avuto grandi possibilità di ingresso nel mercato cinese, spesso e volentieri limitato nei confronti dell’esterno. Le poche apparizioni sono state a Shanghai per alcune tappe del circuito dell’Intel Extreme Masters ma alcune considerazioni sono doverose. Shanghai è sì in Cina ma gode dello status di municipalità autonoma in virtù della sua enorme importanza in ambito finanziario ed economico, rendendola di fatto più accessibile per eventi organizzati da agenti esterni. In secondo luogo il recente IEM di Shanghai non è stato presentato come un evento autonomo, stand alone come si direbbe in gergo, ma inserito all’interno di un evento fieristico. La partnership con Huya aprirà adesso porte, anzi portoni, per l’organizzazione diretta, e collaborativa, di eventi esport di altissimo livello in Cina. Primo fra tutti il già annunciato IEM Beijing di Counter-Strike: GO che si disputerà dal 9 al 10 novembre. 

Dal lato di Huya l’interesse è indubbiamente portare sulla propria piattaforma i contenuti del circuito IEM, seguitissimo anche in Cina. Stiamo parlando di decine di milioni di potenziali spettatori ma non solo. Portare l’esport al massimo livello nella terra di Pechino aiuterà i migliori giocatori cinesi di CS:GO, finora difficilmente conosciuti, a trovare il proprio spazio mediatico alla pari di tutti gli altri. Con il conseguente ritorno d’immagine, a cascata, sulla scena competitiva cinese e tutti quei giocatori che vorrebbero diventare i numeri uno. Per Huya come azienda, infine, il punto più importante: l’accordo prevede l’ingresso del colosso cinese nelle quote aziendali di ESL come socio di minoranza. Un fattore determinante che certifica quanto le aziende di Pechino abbiano interesse dominante nel penetrare il mercato societario estero in tutti i campi, compreso l’esport. 

Quando abbiamo fondato ESL quasi 20 anni fa, il nostro obiettivo era portare l’esport agli appassionati di tutto il mondo e presentarlo agli occhi di tutti come uno sport globale”, ha affermato l’amministratore delegato di ESL Ralf Reichert. Un obiettivo che con l’aggiunta del tassello Cina diventa sempre più vicino.