Vi faccio subito vedere una cosa. E’ una cosa che assomiglia molto ad un videogioco ma non è un videogioco“. Con queste parole Andrea Purgatori, conduttore della trasmissione di La7 “Atlantide”, ha lanciato il servizio in diretta televisiva sull’uccisione del generale iraniano Soleimani. Parole scandite con l’altisonanza di qualcosa di inedito, mai visto, mai pubblicato fino ad ora. Un messaggio che assume ancora più importanza quando il giornalista aggiunge: “E’ esattamente il modo in cui si può uccidere una persona a distanza, il modo in cui è stato ucciso il generale Qasem Soleimani“. E giù la “telecronaca” del raid americano, con un improvvisato commento di guerra su quanto i telespettatori stanno vedendo sullo schermo per la prima volta in assoluto.

Il servizio, non c’è niente da dire, farebbe impennare lo share di qualunque emittente televisiva. Mai nessuno, prima di allora, aveva mai mostrato le immagini del drone americano che ha ucciso il generale iraniano facendo piombare Iran e Usa in un pesantissimo clima di guerra. E nessuno, in effetti, quel video lo ha mai mostrato.

Quello andato in onda su La7, infatti, non è nient’altro che il trailer di un videogioco. Esattamente quello che Purgatori aveva escluso che fosse. Un videogioco del 2015, dal titolo “AC-130 Gunship simulator“.

Tra l’altro nel video che trovate qui sopra, è anche abbastanza palese che si tratti di una simulazione virtuale. La grafica non lascia scampo a fraintendimenti, se non fosse che su La7 quel video appare così sgranato da assomigliare ad un footage militare. Ma non solo. In basso a destra compare anche un evidente pulsante rosso con la scritta “fire“.

Ovviamente si è trattato di un errore grossolano da parte della redazione del programma, fatto probabilmente in buona fede, sull’onda del tamtam dei social network con il falso video dell’attentato. Una fake news bella e buona che però è riuscita a finire sugli schermi di un canale nazionale che ha poi rimosso il video dal suo sito.

Il conduttore ha provato a spiegare l’errore al debunker Paolo Attivissimo, ma sembra che la toppa sia stata più grande del buco.