L’Oceania perde il diritto di qualificazione garantita ai Worlds di League of Legends, nel frattempo anche la Corea adotta il double bracket.

Le novità annunciate da Riot Games in merito ai grandi cambiamenti che colpiranno l’Lec, la massima scena competitiva europea, nel 2023 hanno svelato indirettamente che ci saranno delle modifiche anche a livello globale nell’organizzazione dell’esports di League of Legends. Turchia e Russia (Cis), entrando sotto il cappello della regione Emea, hanno perso il proprio slot per il mondiale all’interno di un meccanismo di cambiamento e accorpamento di regioni che coinvolge l’intero ecosistema mondiale.

La situazione dell’Oceania

La regione oceanica ha sempre avuto delle difficoltà nell’imporsi sullo scacchiere internazionale, a prescindere dal proprio livello competitivo. Già nel 2020 Riot Games aveva deciso di abbandonare il controllo diretto del campionato della regione che coinvolge soprattutto i giocatori di Australia e Nuova Zelanda, cancellando quella che una volta era il campionato Opl, Oceanic Pro League.

Era intervenuta così Esl che aveva preso in carico la scena competitiva locale costruendo la nuova Lco, League of Legends Circuit Oceania. Nel frattempo per aiutare lo sviluppo della scena competitiva i giocatori oceanici avevano ricevuto lo status di local player per l’Lcs, la lega nordamericana: nel corso degli anni si sono così affermati diversi giocatori di primissima fascia, grazie a questa regola, come Fudge dei Cloud9 o Fbi degli 100 Thieves. 

Addio mondiale, o quasi

Dal 2023, secondo l’ultimo aggiornamento di Riot Games, la Lco perde il suo diritto alla qualificazione diretta garantita agli eventi internazionali del circuito di League of Legends, ovvero il Mid-Season Invitational e i Worlds. Le migliori due squadre di ogni singolo split dovranno guadagnarsi l’accesso agli eventi globali attraverso i playoff della Pcs, la lega pacifica asiatica, gareggiando contro i team di tale regione.

Crediamo che il confronto con la realtà della Pcs offrirà ai team Lco una panoramica più ampia a livello competitivo”, ha sentenziato Riot Games, “dando loro nuove opportunità di crescita e di sviluppo.

Cambia la residenza dei giocatori

Questo cambiamento avrà inoltre un impatto anche sullo stato di residenza dei giocatori oceanici. Come ha spiegato Riot Games nel corso dell’annuncio, si lavorerà in una preliminare fase di transizione: ogni giocatore che avrà firmato un contratto con un team dell’Lcs, Academy incluse, in un qualsiasi momento negli anni precedenti e fino alla fine del 2022, avrà la possibilità di scegliere come residenza la regione Pcs o quella dell’Lcs, diventando contestualmente import per tutte le altre.

Dal 2023 in avanti, invece, ogni giocatore della regione oceanica adotterà in automatico lo status di Pcs player come residenza: ciò significa non solo che i giocatori oceanici potranno giocare anche nella Pcs senza essere considerati import ma che gli stessi player della Pcs potranno giocare nella Lco come local player.

Novità anche in Corea

Nel frattempo un’altra novità arriva della Corea del Sud. Il campionato dell’Lck ha invece annunciato di aver adottato il format del double elimination bracket, unica major region a non averlo ancora utilizzato. Il sistema della “doppia eliminazione” sarà inserito nei playoff ma solo per la Top 4 del torneo, in modo simile a come già avviene nel campionato dell’Lpl cinese.