Numerose voci e rumor si sono susseguiti negli ultimi tempi riguardo una ristrutturazione dell’European Masters, la competizione che accoglie le migliori squadre europee di League of Legends. Nata nel 2018 in sostituzione delle vecchie Challenger Series, l’EU Masters è diventata la massima aspirazione per le squadre continentali rimaste fuori dalla LEC, la massima lega competitiva. Con il passaggio al franchising, e l’eliminazione delle promozioni e delle retrocessioni, l’EU Masters è il massimo trofeo a cui possono puntare le squadre nazionali. Pertanto ha acquisito nel tempo un’importanza sempre più significativa e Riot Esports, la sezione competitiva di Riot Games, ha finalmente deciso di prenderne le redini e guidarla in prima persona dopo due anni di gestione in mano a ESL.

La prima novità più importante riguarda la suddivisione delle varie regioni competitive, alcune formate da un singolo stato altre da più nazioni, in rank in base alle prestazioni nelle passate edizioni. Non più la semplice differenza tra Major e Minor Region ma un vero e proprio storico, del tutto simile al coefficiente UEFA utilizzato per i club di calcio europei. Non per nulla l’EU Masters è considerato come la Champions League di League of Legends con le migliori squadre di ogni regione. Spagna e DACH (Germania, Svizzera, Austria) sono state inserite in prima fascia, che comprende i rank 1 e 2. È andata ottimamente all’Italia che ha conquistato la terza fascia all’interno dei rank da 5 a 8.

La seconda novità riguarda le differenze derivanti dal trovarsi in una fascia o un’altra: ovvero quanti posti ogni regione avrà in totale e quanti di questi permetteranno l’accesso diretto alla fase a gironi e quali invece dovranno superare la fase preliminare di Play-In. Finora l’Italia, eslcusa la prima edizione, aveva ottenuto un solo slot immediatamente inserito nella fase a Gruppi. Dal 2020 la Regional League italiana, gestita da PG Esports all’interno del circuito del PG Nationals, guadagna un altro slot che permetterà alla seconda miglior squadra dello stivale di approdare all’EU Masters partendo dalla fase preliminare.

Due novità in qualche modo attese e previste anche su EsportsMag quando a inizio settembre, prima dell’inizio dell’EU Masters Summer 2019, avevamo proposto di classificare le regioni competitive europee secondo un coefficiente basato sui risultati passati. Trovando una classifica per regioni identica a quella oggi adottata da Riot Esports. 

Il secondo slot affidato all’Italia è indubbiamente merito di quanto fatto dagli Outplayed nel Summer 2018: la Top8 conquistata dopo le tre vittorie ottenute nella fase a gironi è il miglior risultato ottenuto da un’italiana finora. I Qlash Forge, all’epoca ancora solo Team Forge, non riuscirono a superare la fase preliminare, mentre gli Sparks nei due split 2019 hanno ottenuto solo una vittoria in sei partite, insufficiente per accedere alla fase a eliminazione diretta.