Abbiamo chiesto a pro-player e content creator di Valorant di racconterci le loro impressioni sulla nuova mappa, Lotus.

Lotus, la città dei fiori, arriva oggi su Valorant insieme all’Episodio Sei, Atto Primo, e alla nuova skin line Araxys. Sebbene Lotus non sarà disponibile immediatamente, come ormai di consuetudine, tutti i giocatori potranno provare l’ultimissima mappa di Valorant in una queue separata dalle modalità classificate e non. Tuttavia qualcuno ha già camminato tra i muri rotanti e i tre siti di Lotus. 

Tre bomb site

Lo scorso fine settimana content creator e giocatori professionisti hanno avuto la possibilità di mettere alla prova le loro capacità di agenti nell’ottava mappa di Valorant. Dopo tre giorni di intensi combattimenti ed innumerevoli flank, vari giocatori hanno condiviso le loro prime impressioni su Lotus con noi. Valorant Pro Player per Qlash, Kevin “Rhagee” Pettinato ha descritto Lotus come una mappa particolare con la stessa caratteristica di Haven di avere 3 siti per piantare la spike.  “Questo rende in genere difficile alla difesa riuscire a tenere il controllo di tutta la mappa, quindi credo sarà una mappa che darà un vantaggio a chi attacca.”

Rhagee ha aggiunto anche che la meccanica delle porte che ruotano aumenta di molto le possibilità di gioco, ovvero crea più possibilità per entrambe le squadre di modificare “l’andamento del round” in qualunque momento. “Oltretutto Lotus è una mappa in cui si combatte molto. Ci sono molti angoli long range e i due team hanno le barriere poste in modo tale che la difesa abbia molto spazio su mappa e l’attacco sia costretto a prendere ingaggi nei 3 corridoi. Sinceramente credo anche che la mappa possa portare più in meta Harbour che potrà utilizzare i vari muri per prendere spazio.”

Rhagee ha concluso evidenziando il suo interesse per l’ottava mappa di Valorant, dicendo che sarà più divertente da giocare rispetto ad altre mappe come Breeze e Fracture. “Sono sicuro che in italia sarà apprezzata e giocata, e sono curioso di vedere come decideranno di direzionare il meta soprattutto le regioni asiatiche che hanno sempre trovato soluzioni interessanti.. e su una mappa del genere ne vediamo sicuro delle belle!”

Divertente ma…

In accordo con Rhagee si trova anche il suo compagno di squadra e content creator Marco “SparkeRcs” Forte: “Lotus implementa una nuova meccanica che crea piccole finestre di azione e anche molte possibilità di fare fake vari sulla mappa.” SparkeRcs però dubita della “stabilità competitiva” di Lotus, nonostante sia una mappa “molto divertente da giocare”. “Il feeling è quello di Haven grazie ai 3 site, ma i fight sono ancora più veloci quindi una mappa perfetta per chi vuole giocare ‘a caso’” ha concluso SparkeRcs. 

I combattimenti veloci ed i flank sorprendenti sono aspetti di Lotus che ha evidenziato anche la content creator Daphne Lain: “Lotus mi è sembrata da subito molto interessante, soprattutto per l’inserimento di alcuni elementi nuovi che ci ritroviamo a dover imparare a sfruttare con i loro pro e contro.” 

Valorant: tutto quello che sappiamo sulla nuova mappa Lotus
Lotus

Daphne ha poi commentato che nonostante la mappa possa sembrare grande e “non facile da difendere,” i tre siti per piantare la spike non sono affatto dispersivi ma anzi concentrati in spazi stretti. “Con l’utilizzo di agenti come Killjoy, sicuramente si ha una marcia in più su Lotus. Per quanto mi riguarda, ho provato ad utilizzare Fade in combo con Raze e sono uscite delle strategie davvero carine e divertenti!

Più strategie e stili di gioco

I tre siti in cui poter piantare la spike sono un punto cruciale da tenere a mente quando si gioca Lotus. Ma diversamente da Daphne, il content creator Andrea “Gioi” Laganà crede che un sito sia da tenere d’occhio più di altri “Il sito che ho trovato più interessante è B: per me molto difficile da controllare sia in situazione di retake, sia in post-plant se si è in attacco, per questo non vedo l’ora di vedere Lotus giocata in competitivo.” 

Mettendo a confronto Lotus con Haven, l’altra mappa con tre siti, Gioi prevede che la Città dei Fiori verrà scelta più volte dai team durante la stagione competitiva. “Essendo ampia ed avendo tre siti Lotus apre la possibilità a molte strategie e diversi stili di gioco. Ciò che ho trovato più interessante sono le zone dove è possibile plantare nei vari siti: non più la classica zona rettangolare ma praticamente forme geometriche ambigue in spazi, a volte, ristretti.”

Porte girevoli

Una delle nuove meccaniche inserite su Lotus sono le porte che ruotano, un’aggiunta che ha piacevolmente sorpreso anche la content creator Selenis. “L’idea delle porte che ruotano di 180 gradi é una bella novità che sicuramente non mi aspettavo. Bisogna fare attenzione perché sulla minimappa si vede quando le porte sono attive!”

Valorant: tutto quello che sappiamo sulla nuova mappa Lotus

Secondo Selenis Lotus metterà a dura prova i giocatori solitari e coloro che difficilmente comunicano con i propri compagni di squadra durante una partita. “Allo stesso tempo però non vedo l’ora di vedere come la nuova mappa sarà giocata negli official match e cosa riusciranno a creare i pro su Lotus.” 

Difficile da inserire in competitivo

Ci vorrà ancora qualche settimana prima di aver la possibilità di vedere Lotus in un match competitivo, sia nel circuito nazionale sia internazionale. “Ovviamente è difficile capire al 100% le potenzialità della mappa,” ha commentato Diego “Grigua” Lazzari, caster di Valorant, “penso che sicuramente non la vedremo durante il primo split, anche perchè sia Split che Lotus si potranno giocare a partire dai playoff.”

Grigua anticipa che Lotus sarà una mappa bannata da tutti i team, considerando che Split è tornata nella pool delle mappe e “sarà più facile riabituarsi a giocare Split invece che imparare completamente da zero una nuova mappa come Lotus con meccaniche nuove.”

Meccaniche non troppo diverse

Tuttavia un altro caster di Valorant non sembra pensarla così. “Penso che ci sarà un momento iniziale di studio da parte di ogni squadra e chi per primo riuscirà ad avere un’alchimia vincente la aggiungerà senza problemi all’interno della propria selezione,” ha commentato Giacomo “JJack” Podestà, proseguendo poi nel fare una distinzione tra il campionato nazionale e i tornei internazionali. “Penso che i team europei, rispetto agli italiani, avranno maggior modo di masticarla e dopo un iniziale periodo di rodaggio mi aspetto anche che i migliori team italiani la possano portare a viso aperto contro i loro avversari.”

Riflettendo sulle nuove meccaniche introdotte nella Città dei Fiori, JJack spiega che sebbene potrebbe essere facile rimanere sbigottiti e “senza sapere che pesci prendere,” ma in realtà non sarà difficile adattarsi a porte rotanti e discese ripide. “Tutto sommato queste nuove meccaniche non sono esageratamente diverse da quelle presenti su Breeze o Ascent; dopotutto, seppur declinati in modo diverso, gli elementi caratteristici di questa mappa hanno già fatto la loro comparsa su Valorant.”