Il cielo è rosa sopra l’Italia di Hearthstone: Federica “MaeveDonovan” Campana ha conquistato il trofeo del Red Bull The Br4wl in una finale spettacolare e combattutissima nel complicato, e pieno di insiedie, formato della finale. La giocatrice campana, da anni al top della scena nazionale, ha superato Turna, Swaggermeist e Gabry720 nel sistema The Br4wl in cui ogni giocatore ha disputato le partite in contemporanea contro gli altri tre avversari in una sorta di simultanea del mondo degli scacchi. MaeveDonovan succede così a Leta che si era imposto nella prima edizione del Red Bull The Br4wl, ereditandone il titolo nell’edizione 2020.

La finale si è svolta totalmente a casa dei partecipanti. Ognuno di loro ha ricevuto tutto l’occorrente per realizzare un vero e proprio set scenografico per trasformare la propria stanza in un’arena esports virtuale che ha accolto online 70.000 spettatori unici nell’arco dell’intero torneo sul canale Twitch di Red Bull, dal qualifier fino alla finale, per un totale di 145.000 visualizzazioni. La finale, in particolare, ha registrato oltre 12.000 spettatori unici e più di 5.000 ore visualizzate. 

Cosa resterà? Il Red Bull The Br4wl ha rappresentato una vetrina importantissima per molti giocatori della scena competitiva italiana. Una scena che era rimasta ormai orfana dei numerosi tornei che quasi ogni due settimane si disputavano sul territorio nazionale, tutti di importanza enorme, fino a poco meno di due anni fa. Oggi i giocatori si devono invece accontentare di due, al massimo tre, tornei all’anno, tra cui il Red Bull The Br4wl che per questo motivo ha ricevuto un’accoglienza di partecipanti da record: sui 256 posti disponibili per ognuno dei quattro qualifier, gli iscritti hanno sempre superato tale numero arrivando a toccare quasi quota 300 nell’ultima tappa. 

Chi ha beneficiato del torneo sono stati poi sia i giocatori “vecchi” che i volti nuovi. Su otto vincitori dei qualifier, quattro erano nomi nuovi della scena: Ilanur, Kle, Ubohzaw e Gabry720, quest’ultimo l’unico ad aver raggiunto addirittura la finale, hanno mostrato che su Hearthstone c’è ancora una linfa vitale che parte dalla community di videogiocatori e risale l’intera piramide che porta verso il professionismo. Sulla cui punta si trovano anche giocatori attualmente sprovvisti di team, come la stessa Federica Campana: per MaeveDonovan la vittoria rappresenta una rinascita ma anche l’aver potuto dimostrare a chiunque di meritare il posto in una squadra, italiana o meno che sia, che la sostenga per i vari tornei Blizzard.

Infine, ma non meno importante, ne hanno beneficiato anche gli spettatori appassionati di Hearthstone. Trovare, in questo momento, un contenuti competitivo di qualità in italiano sul titolo Blizzard è sostanzialmente impossibile: non essendoci tornei non ci sono nemmeno dirette delle competizioni. Aver potuto seguire un evento di così alto livello competitivo, sapientemente raccontato dalla voci di Wolcat, Bertels, Viking, Gianandrea Muià e Attrix, è il meglio che lo spettatore potesse sperare. Perché sappiamo bene che il modo migliore per  imparare è osservare i migliori giocare. E i migliori d’Italia, negli ultimi due mesi, erano tutti al Red Bull The Br4wl.