Mecha Break: scopriamo l’esports a base di robottoni

Sviluppato dalla cinese Amazing Seasun Games, Mecha Break è, sulla carta, il titolo multigiocatore competitivo che gli amanti dei robottoni aspettano da anni. Ha un’impostazione da Hero Shooter con 10 eroi diversi al lancio, ciascuno con le sue abilità e le sue peculiarità. I componenti di ogni mech (sono sei in totale) e le armi, poi, possono essere potenziati, i primi con tre modifiche ciascuno e le seconde con progetti da sviluppare, per cambiare il comportamento della propria unità.

Le modalità disponibili dopo il lungo tutorial narrativo (che sembra quasi l’incipit di un titolo single player), sono sei contro sei, extraction shooter e arena tre contro tre. Il cuore competitivo del gioco sarà nel sei contro sei ed è attualmente in corso un grande torneo invitational in Cina che si concluderà il 16 marzo. Diverse organizzazioni di peso americane, cinesi e giapponesi hanno si stanno dando battaglia proprio in queste ore con alcune presenze d’eccezione tra cui il Team Liquid e i Disguise.

Mecha Break esports

I pro player presenti sono in gran parte ex della scena professionistica di Overwatch perché il gameplay somiglia, in modo molto più caotico ed esplosivo, a quello dell’hero shooter della Blizzard. I personaggi si dividono in diverse categorie: difensore leggero, difensore pesante, attaccante leggero e pesante, cecchini o specialisti del corpo a corpo. Ognuno ha il suo kit di abilità, i matchup in cui è favorito e quelli in cui è in netto svantaggio per cui il nostro consiglio è di scaricare la beta attualmente in corso e sperimentare.

Quello con cui ci siamo divertititi di più è stato Tricera, un tank pesantissimo con quattro minigun e un cannone antiaereo che può ancorarsi al terreno diventando inamovibile, innalzando i suoi scudi e scatenando tutta la sua potenza di fuoco. L’altro punto di forza di questo gioco è la personalizzazione tanto del robottone quanto del pilota con centinaia di opzioni e personalizzazioni di colori e sfumature per creare il proprio mecha dei sogni.

Mecha Break esports

L’altro aspetto chiave del gioco è la sua modalità in stile extraction shooter chiamata Mashmak in cui andrete in missione in squadre da tre per scontrarvi contro nemici controllati dal computer e altre squadre di giocatori umani. Chi riesce a estrarre si terrà tutto il bottino che ha trovato che va da nuove modifiche per il proprio mecha a schemi per migliorare le armi per finire con la valuta più importante del gioco: quella che serve a sbloccare nuove unità.

Mecha Break, infatti, ha un roster di partenza di 10 robottoni, tutti sbloccabili gratuitamente giocando, ma, già ora in beta, è disponibile un nuovo personaggio da sbloccare o con soldi reali (opzione attualmente non disponibile) o con i crediti guadagnati nell’extraction shooter. Questa meccanica non ci piace tantissimo perché chi non ama gli extraction shooter si ritrova escluso dalla fonte principale di valuta free to play per ottenere nuovi robottoni, speriamo che lo sviluppatore cambi approccio sotto questo punto di vista.

Mecha Break esports

Il gioco è davvero divertente e semplice da approcciare, c’è un sistema di mira assistita fatto molto bene e, soprattutto la modalità 6v6 è un concentrato di divertimento e distruzione, indipendentemente dalla classe di robottoni scelta. Il titolo ha tantissimo potenziale, poi, come esperienza competitiva: con i caster giusti, la distruzione è tanta e tale che l’intrattenimento è assicurato per tutti gli amanti dei combattimenti tra robot giganti.

Nonostante un modello di monetizzazione tipicamente orientale e la barriera allo sblocco dei nuovi personaggi nella forma dell’extraction shooter, noi vi consigliamo di provare Mecha Break perché, anche solo se siete mai stati affascinati dalla cultura giapponese dei robottoni, questo gioco è una delle esperienze più complete mai rilasciate nel genere e potrebbe avere un futuro competitivo decisamente roseo davanti a sé.

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