Gamification, Unity, realtà virtuale, realtà aumentata, non stiamo parlando di un nuovo publisher, ma degli istituti di credito del futuro. Un futuro neanche troppo lontano se si pensa che il nuovo report “Radar of Innovation and Technology” pubblicato da BBVA Next Technologies (comparto operativo dell’istituto bancario spagnolo Banco Bilbao Vizcaya Argentaria) mette questi temi tra i trend di sviluppo del 2019, ponendoli come consiglio strategico per il 2020.

Cinque i trend individuati in totale, tra i quali figurano ad esempio i computer e l’informatica quantistica con le sue incredibili capacità di calcolo, la crittografia omomorfica, basata su tecniche che permettono la manipolazione di dati cifrati senza doverli prima decrittografare, e gli Intelligent Automatic Pentesting Assurance, attacchi hacker simulati che consentono agli algoritmi ad apprendimento automatico di allenarsi nel contrastare intrusioni.

Tra questi spicca però tutta una sezione legata al gioco, peraltro “consigliata” anche dal recente documento titolato “Fintech: the experience so far” pubblicato dal Fondo monetario internazionale (FMI) e Banca mondiale, che invita gli istituti bancari a fare il possibile per migliorare il loro rapporto con i clienti. Così ecco che, nel prossimo futuro, “entrando” in banca (fisicamente o virtualmente) potremo avere avere a che fare con avanzate intelligenze artificiali (alcune di queste già operative nelle chatbot), e una sempre più spiccata propensione alla gamification.

Uno dei consigli che gli esperti di BBVA citano chiaramente è quanto realizzato con Pokemon Go, che sfrutta le potenzialità della realtà aumentata per mescolare narrazione con elementi reali. Lo stesso, sostengono quelli di BBVA, dovrebbero fare le banche, sfruttando realtà aumentata, accanto o in alternativa alla realtà virtuale, per interagire in modo migliore con i clienti (BBVA, ad esempio, la utilizza con la sua sezione immobiliare, “mostrando” agli acquirenti com’è la casa che stanno valutando).

Una implementazione che, sempre secondo gli autori del report, sarà pienamente operativa solo con l’introduzione di app AR native, ossia capaci di consentire direttamente l’accesso a nuovi contenuti, senza la necessità di scaricare un’app specifica per la realtà aumentata, come avviene finora.

Ma in ottica gamification colpisce soprattutto il consiglio di utilizzare Unity, una piattaforma per la creazione di 3D, realtà virtuale e contenuti di realtà aumentata già ampiamente sfruttata nei settori automobilistico, del marketing o dell’industria cinematografica. Il settore bancario, come osserva il rapporto di BBVA Next Technologies, dovrebbe considerare Unity perché è “lo strumento più popolare per affrontare i progetti in tutte le aree di attività”. Insomma, più le banche riusciranno a “trasformarsi” in videogioco, più avranno possibilità di successo.