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Facebook continua la guerra a Twitch e YouTube per gli streaming eSports

L’avevamo preannunciata la guerra di Facebook sul campo di battaglia dello streaming di eSports, videogames e poker. E dopo l’accordo con l’Esl One, ecco la novità degli ultimi giorni: la società di Mark Zuckerberg, sta implementando un servizio di abbonamento mensile per i creatori di contenuti con l’obiettivo di aiutarli a formare una solida monetizzazione per i loro video, presumibilmente per incoraggiarli a passare da YouTube e Twitch alla piattaforma social.

Ma la grande novità che potrebbe creare un valore aggiunto alla piattaforma è la creazione di un database ricercabile pieno di creator che permetterà ai brand di filtrare e identificare quelli con cui vorrebbero lavorare a fianco. Questa funzione richiederà ai creatori di contenuti di creare un portfolio per dimostrare le proprie competenze e il seguito online nel tentativo di attrarre i marchi.

Queste funzionalità non sono state sviluppate appositamente per i giochi, ma sono sicuramente importanti per coloro che trasmettono in streaming o registrano il gameplay. Il database, in teoria, potrebbe anche consentire alle organizzazioni di esports di trovare nuovi creatori di contenuti. Permetterebbe loro di identificare e connettersi con i giocatori in modo semplice e snellendo il processo.
Nel mese di gennaio 2018, Facebook ha acquisito i diritti di streaming esclusivi per ESL One – i tornei sia per Dota 2 sia per Counter-Strike: Global Offensive e CS: GO Pro League di ESL. Nel marzo 2018, la piattaforma social ha anche ottenuto i diritti di trasmissione per la serie Elite di Gfinity.
Secondo Esports Insider Twitch sta prosperando incredibilmente sia in termini di quantità di streamer che di persone che guardano i flussi, specialmente con la popolarità di Fortnite e il crescente numero di tornei di esports. YouTube è ancora noto come il centro del gameplay registrato, con i creatori di contenuti e il gameplay competitivo caricati quotidianamente. Sarà un compito arduo per Facebook allontanare i tanti streamer da quelle piattaforme, ma queste funzionalità potrebbero essere d’aiuto.

eSports Series di F1, al via il secondo campionato

I team di Formula 1 scendono in pista per la seconda edizione, quella del 2018, delle 1 eSports Series, il campionato mondiale in forma di videogame: la grande novità della nuova stagione del Circus virtuale, è la partecipazione attiva delle scuderie che manderanno in gara i loro campioni di videogiochi. La stagione prenderà il via il prossimo 13 aprile e, come si legge nella nota ufficiale, sarà divisa in due parti: nella prima fase ci sarà una selezione tra le migliaia di aspiranti driver, che si sfideranno a colpi di joypad su F1 2017, il videogioco ufficiale della F1. I più bravi saranno quindi ingaggiati dai team e gareggeranno dunque nel mondiale vero e proprio, che partirà a luglio.

In palio, un montepremi da 200mila dollari. Dopo il grande successo di pubblico della prima stagione (solo l’evento finale ha totalizzato 20,5 milioni di “impressions” e 6 milioni di visualizzazioni video attraverso le varie piattaforme social) il Circus prepara un ritorno alla grande, con il coinvolgimento diretto delle scuderie. L’unico appunto che si può fare a Liberty Media – la società statunitense che gestisce i diritti d’immagine del Circus – è di non essere riuscita a coinvolgere la scuderia più seguita al mondo, la Ferrari, unica assente nella lista dei team coinvolti.

eSports: 250mila $ da giocare su un torneo di Street Fighter

Ben 250mila dollari sul piatto per un torneo Capcom Street Fighter V: Arcade Edition sul quale sta lavorando Eleague per l’organizzazione dell’evento. Eleague si sta attrezzando per ospitare un torneo dal vivo per Capcom Street Fighter V: Arcade Edition.

Con una durata di 5 notti in settimane separate, l’Eleague Street Fighter V Invitational 2018vedrà la partecipazione di 24 concorrenti provenienti da tutto il mondo che lotteranno per conquistare la fetta più importante del montepremi da $ 250.000 (£ 178.182.50).

L’Invitational inizierà venerdì 1 giugno, con un livestream esclusivo delle sfide delle prime settimane trasmessi su Twitch ogni venerdì. I concorrenti saranno divisi in quattro gruppi: il gruppo A si sfiderà il 1 ° giugno, il gruppo B l’8 giugno, il gruppo C il 15 giugno e il gruppo D il 22 giugno. Da lì, i playoff e la Grand Final si terranno il 13 luglio. Non solo la competizione principale verrà trasmessa in diretta streaming e trasmessa su TBS, ma saranno disponibili quattro show: quest’ultimo con un encore Celebrity Showdown il 13 aprile, un’anteprima della stagione il 25 maggio, uno spettacolo speciale il 29 giugno e un’anteprima dei playoff il 6 luglio.
Eleague ha collaborato con la piattaforma di concorrenza Battlefy per creare e ospitare un torneo di accompagnamento per l’evento. È rivolto ai giocatori dilettanti che desiderano fare il passo successivo per diventare professionisti nel gioco e accoglierà i giocatori di qualsiasi livello. L’Eleague x Battlefy: Street Fighter V Open si svolgerà online, con quelli che finiranno nei primi due invitati ad Atlanta, dove si sfideranno nell’Elleague Arena in vista della Grand Final dell’Invitational di venerdì 13 luglio. L’Open comprenderà due stagioni regolari, ognuna distribuita in cinque fine settimana consecutivi a partire dal 21 aprile. La registrazione si aprirà il 21 marzo e rimarrà aperta durante l’evento.
L’evento riceverà una grande copertura e sarà distribuito su più weekend, quindi sarà un ottimo test vedere come si svolge settimana dopo settimana.

eSports: primo workshop al Coni sugli sport elettronici

Un incontro per approfondire la tematica degli eSports ed illustrare ai vari stakeholder il percorso che intende seguire il Coni per il riconoscimento definitivo di questa disciplina. È quanto andato in scena ieri, 28 marzo, a Roma, nella sede del Coni, con le principali organizzazioni che si occupano di sport elettronici in Italia, chiamate all’adunata dalla Federazione sportiva. A intervenire, in particolare il presidente della Fita (Federazione Italiana Taekwondo), Angelo Cito, dopo che già in precedenza di era espresso positivamente nei confronti degli eSports spiegando che “un fenomeno che coinvolge così tanti giovani non può essere ignorato”.

Nonostante alcune perplessità dimostrate da una parte del mondo dello sport rispetto alla possibilità di poter considerare questa disciplina degna di etrare negli sport olimpici, dopo una prima valutazione del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) in una delle sue assemblee, la pista degli eSports rimane comunque un fronte aperto nel Coni. Anche perché questo mondo potrebbe offrire una prospettiva di impegno a chi per motivi fisici o altre cause è impossibilitato a misurarsi con altri giocatori sulla pedana “reale”.
Il workshop romano ha quindi rappresentato un primo incontro “per programmare il futuro insieme”, in un “Primo round tra Sport ed eSport uniti dalla passione per il combattimento”, ha commentato la federazione Fita a margine dell’incontro.

Presentato al Museo il Genoa eSport Roadshow

Il Grifone è entrato da tempo negli esports e ha presentato ieri, 27 marzo al Museo della Storia della squadra, il Genoa eSport Roadshow. Un torneo di Fifa 18 suddiviso in cinque tappe in giro per la Liguria, tra aprile e maggio. Con un grande evento conclusivo allo stadio Ferraris, che vedrà la partecipazione di club internazionali. “Siamo entrati per presidiare un segmento in crescita e con margini importanti”, ha introdotto la giornata il responsabile marketing del Genoa Daniele Bruzzone.

“Riteniamo che gli eSport siano un asset per la società e uno strumento di comunicazione e marketing, per avvicinare e intercettare nuove fasce di pubblico, in Italia ci sono oltre un milione di giocatori, implementando le strategie di fun-experience e fun-engagement. Per dialogare con i Millennials occorre usare il loro linguaggio, incontrarli nei luoghi virtuali che frequentano. Vogliamo proporre gli eSports come forma di intrattenimento allo stadio. Possono rappresentare una nuova risorsa di revenue. È un mercato che attira le attenzioni di aziende non inserite nel mondo del calcio tradizionale, disponibili a investire invece sulla base di prerogative innovative”.

Ci sono volte in cui il pallone viaggia oltre i confini, rimbalzando da una nazione all’altra.“Abbiamo avuto l’idea di affacciarci sul circuito internazionale degli esports per posizionare il nostro brand nel mondo”, ha spiegato senza giri di parole il dirigente Luca Donati del club spagnolo del Levante Ud.

“Per una società delle nostre dimensioni, salvezza all’ultima giornata ogni anno, non potrebbe essere lo stesso puntando sui risultati del campo. Così abbiamo la possibilità di incontrare, e battere, club che altrimenti faremmo fatica a incrociare. Inizialmente al nostro interno non vedevamo un possibile ritorno. Abbiamo organizzato nel nostro stadio una competizione internazionale, tre giorni di sfide e capito che questa era la strada da seguire. Il Levante si sta facendo conoscere nel mondo. La Liga è molto più avanti della Serie A. È attuale la creazione di un campionato parallelo insieme a un marchio come Mc Donald’s, in attesa di un torneo europeo come già si sta configurando a livello di intendimenti”.
Alla conferenza è intervenuto il direttore marketing di Lotto Sport Italia, Stefano Taboga. Il settore degli esports è un terreno in cui le aziende specializzate in abbigliamento sportivo guardano con interesse. “Entrare nel mondo degli egames è stata una scelta per attivare nuove vetrine dove mettere in mostra i nostri prodotti, andando incontro a un target aggiuntivo come quello rappresentato dalle generazioni più giovani. Il nostro percorso ha preso il via tramite la sponsorizzazione dei M-kers. Abbiamo preso nella nostra squadra Daniele Paolucci, vincitore del campionato Fifa 2017. I nostri sguardi si sono estesi verso questa direzione, abbiamo individuato notevoli sviluppi in termini di business e vendita del merchandising. Produciamo abbigliamento sportivo. Atleti e squadre degli esports sono una nuova frontiera da battere”.

Non poteva mancare il supporto di I-Domina, l’azienda che collabora con il Genoa e schiera il nostro giocatore ufficiale Gintera, sconfitto con il punteggio di 5-2 nella sfida a distanza con Ranerista. Il calciatore ufficiale del Levante Ud, tra i primi 100 a livello internazionale nel ranking di Fifa Pro Player. “Abbiamo iniziato nel 2011 per pura passione, senza pensare ad altri aspetti che poi hanno preso campo” racconta il ceo Alessandro Barison. “Selezioniamo i giocatori dai tornei, poi li affidiamo agli allenatori, ma ormai vengono precettati anche preparatori atletici e mental-coach.È controproducente che i giocatori restino attaccati alla consolle dieci ore al giorno. Ne bastano due o tre. Gli esports sono uno strumento sociale forte. Siamo fieri di portare i nostri ragazzi in giro per l’Italia e per l’Europa, di farli conoscere e di contribuire a creare una vera e propria community”.

A fornire alcuni dettagli sul Genoa Esport Roadshow, Matteo Rossi che opera nell’area marketing del Genoa. “Viaggeremo in cinque centri commerciali dal levante ligure al ponente. Le iscrizioni gratuite potranno essere effettuate direttamente in loco, dove saremo presenti almeno un paio di giorni prima per dare informazioni e ottimizzare l’organizzazione degli eventi. Prevediamo di avere con noi nel corso delle tappe circa 400 ragazzi. Ci saranno riconoscimenti per i primi tre classificati in ogni tappa, che si qualificheranno per la Finale, oltre a un montepremi nella kermesse conclusiva che appronteremo allo stadio Ferraris entro il mese di maggio. Come partner possiamo contare sulla collaborazione del Comitato Italiano Esports e, ovviamente, del nostro consulente privilegiato I-Domina”.

Ecco eSports Pinball: la prima volta insieme per flipper e sport elettronici

Villorba, Treviso – Flipper sportivo ed eSports insieme per uno spettacolo senza precedenti. E’ quello che andrà in scena a Villorba, alle porte di Treviso, nella Qlash House di Luca Pagano: la sede del Team Qlash ed autentico quartier generale degli eSports in Italia. Una location innovativa e multimediale che per la prima volta in assoluto ospiterà – accanto a un torneo di eSports, dedicato al videogame Hearthstone – una prestigiosa competizione di flipper sportivo come l‘IPO – Italia Pinball Open: ovvero, il Campionato italiano di flipper sportivo.

Il duplice evento andrà in scena nel fine settimana del 23 e 24 giugno 2018 e oltre a proporre due competizioni di spicco nei rispettivi ambiti di flipper e videogame, intende creare una relazione tra queste due comunità di giocatori, attraverso un terzo torneo di Virtual Pinball, che si svolgerà con le tradizionali regole utilizzate per i tornei Ifpa di flipper sportivo, ma invece di essere giocatori su flipper “normali”, verrà disputato su macchine virtuali, attraverso l’utilizzo di postazioni tablet. Per una novità assoluta che promette battaglia tra giocatori di flipper e di videogame e che rende impossibile individuare la categoria che può risultare favorita in questa sfida.
L’evento, organizzato dalla delegazione italiana dell’International Flipper Pinball Association (Ifpa) insieme a Luca Pagano, è realizzato grazie alla collaborazione di Tecnoplay e Double Pinball, fornitori ufficiali del flipper sportivo in Italia, e con il supporto di Stern Pinball: lo storico produttore di flipper, leader mondiale sul mercato, che metterà a disposizione della manifestazione la propria piattaforma di Virtual Pinball online denominata Stern Pinball Arcade su cui si svolgerà la competizione virtuale. Oltre a una serie di premi e gadget per vincitori e partecipanti.
“Siamo orgogliosi ed entusiasti di ospitare un evento di questo tipo e di proporre una novità assoluta sul panorama internazionale dell’intrattenimento”, spiega Luca Pagano, Giocatore di poker professionista, imprenditore ed angel investor, autentico pioniere degli eSports in Italia. “Siamo certi che l’interazione tra questi due mondi di flipper sportivo e videogame darà risultati fantastici e non vediamo l’ora di scoprirne gli effetti reali. Di sicuro avremo un evento orientato al divertimento e alla socializzazione: valori fondamentali per il Team Qlash e per Ifpa, e che ci hanno spinto a organizzare un’iniziativa di questo tipo”.
Dal punto di vista del flipper sportivo, l’evento riveste un ruolo fondamentale ai fini del ranking italiano e internazionale. Oltre ad eleggere il Campione italiano di flipper 2018, in effetti, il torneo principale (Main Tournament) rientra nel calendario ufficiale Ifpa e quindi valido per il ranking del Wppr, ma è anche inserito nel calendario del Circuito Nazionale ICS 2018, costituendone la quarta tappa e quella più importante in termini di punti. E sarà anche l’evento italiano per il circuito europeo ECS, costituendo l’unica tappa italiana del circuito. Le iscrizioni sono aperte a partire dal 2 aprile e il torneo è riservato a 64 giocatori.
Tutte le informazioni sul Campionato italiano di flipper e sull’evento in generale sono disponibili su: www.ifpaitalia.it , www.qlash.gg  e sul sito internazionale dell’evento: www.italianpinballopen.it.

Esports e Serie A: ecco anche il Cagliari con l’ingaggio di Goldenboy92

Tra pochi mesi tutta la serie A avrà le sue corrispettive squadre virtuali di calcio! Ecco anche il Cagliari ad unirsi a Roma, Sampdoria, Empoli e tanti altri team che hanno ormai aperto la sezione eSports. Con un evento di presentazione trasmesso in diretta streaming sui social, la squadra di Serie A ha presentato Girolamo Giordano, 26 anni, tra i migliori player italiani, colui che rappresenterà il Cagliari agli eventi, sia fisici che online, su FIFA18, il titolo di calcio virtuale targato Electronic Arts.

Un progetto nato con la collaborazione degli Inferno eSports, tra le principali realtà italiane del settore eSports e associazione affiliata a GEC – Giochi Elettronici Competitivi. L’incontro è stato moderato da Simone Trimarchi, ex campione di videogiochi, ora telecronista e giornalista, molto noto nell’ambiente eSports come “AKirA” che ha fatto illustrare il progetto eSports rossoblu al social media manager del club, Simone Ariu:

“Già un anno fa abbiamo mosso i primi passi per sbarcare in questa realtà, lo sviluppo incredibile degli sport elettronici nell’arco di così poco tempo ci ha portati però a pensare ad un progetto strutturato e di ampio respiro – ha commentato Ariu al Corriere dello Sport – per il lancio ci siamo quindi rivolti a una società di esperti in materia e abbiamo ingaggiato un videogiocatore professionista che ci permetterà di essere da subito competitivi e partecipare a prestigiose iniziative eSports di livello nazionale e internazionale. Puntiamo, inoltre, alla diffusione del movimento in Sardegna, attraverso l’organizzazione di tornei ed eventi. In prospettiva creeremo un’Academy rossoblù, così da avvicinare i giovani tifosi al Cagliari e formare anche nell’Isola dei videogiocatori professionisti sardi”.

Soddisfazione per Massimiliano Rossi, manager degli InFerno “per poter affiancare un club prestigioso come il Cagliari Calcio nella nascita di questo progetto: metteremo a disposizione tutte le nostre competenze accumulate in oltre dieci anni di esperienza. InFerno è stata, infatti, tra le prime in Italia a occuparsi degli eSports con un approccio professionale”.

Spazio quindi all’ufficializzazione di “GoldenBoy92”, questo il nickname del nuovo player rossoblù Girolamo Giordano: “Non nascondo di essere particolarmente emozionato, il Cagliari è un club tra i più importanti in Italia. Farò del mio meglio per rappresentarlo: certo è calcio virtuale, ma il mio obiettivo è portare in alto i colori rossoblù anche in questo mondo. Forza Casteddu!”. Il Cagliari farà il suo esordio ufficiale negli sport elettronici il prossimo 16 marzo partecipando alla “Empoli eSports Cup”, un quadrangolare di FIFA18 con Empoli, PSV Eindhoven e Team Gullit.

eSports: sugli streaming Facebook dichiara guerra a Twitch

C’era da aspettarsela una reazione di Facebook visti i boom di streaming online che macinano numeri pazzeschi ormai da anni su Twitch. Eccolo, quindi, ilcolpaccio siglato dal colosso diMark Zuckerberg: Gfinity ha ufficalizzato la partnership con Facebook. Trasmetterà infatti tutti i tornei delle Elite Series esclusivamente su Facebook nel 2018, unendosi in questo a ESL. La Gfinity Elite Series è una delle principali competizioni di esport nel Regno Unito e, dopo due stagioni di successo, la terza stagione ha visto la piattaforma con base a Londra cambiare ed evolversi in vari modi.

FIFA 18 ha sostituito Counter-Strike: Global Offensive, e un certo numero di grandi nomi e nuovi team hanno aderito alle tre franchigie della stagione al posto di alcune delle organizzazioni più piccole che erano presenti nelle precedenti stagioni. Tuttavia, il più grande cambiamento è stato annunciato proprio ieri, quando Gfinity ha rivelato che avrebbero trasmesso in streaming l’intero torneo, e qualsiasi altro torneo correlato alle Gfinity Elite Series nel 2018, esclusivamente su Facebook.

Secondo quanto ha comunicato Gfinity, l’accordo di trasmissione includerà anche contenuti correlati come gli eventi salienti della settimana, la presenza e gli interventi di personaggi famosi. Adkinay “The Beast” Akinfenwa avrà anche il suo show chiamato Game-On FIFA 18 che andrà in onda ogni mercoledì per tutta la stagione.
Neville Upton, CEO di Gfinity, ha descritto l’accordo come “pionieristico” e ha spiegato che avrebbe aiutato la crescita di Gfinity nei nuovi mercati: “Facebook è un marchio leader a livello mondiale con oltre 2 miliardi di persone sulla piattaforma. Questo accordo pionieristico ci consentirà di accelerare i nostri piani di crescita in nuovi mercati per raggiungere il nostro obiettivo, ovvero organizzare le Gfinity World Series.”
Gfinity non è il primo organizzatore di eventi esport a firmare un accordo con Facebook. ESL ha annunciato una partnership con la società a gennaio che vedrà tutte le trasmissioni in inglese di ESL Pro League ed ESL One in streaming esclusivamente sulla piattaforma.

Esports, è boom a Enada Primavera

In Italia, per dare la dimensione della platea dei praticanti, vale sei volte il calcio. E’ il mondo degli E-Games, che nell’ottobre scorso a Losanna ha avuto il via libera dal Comitato Olimpico Internazionale, convintosi che si tratti di discipline agonistiche vere e proprie. A Enada Spring debutta la Federesport, la Federazione italiana degli eSports nata a dicembre 2017 col desiderio di dare una struttura organizzativa ad un mondo che sta esplodendo per interessi e numerosità di competizioni.

“Riunire gli E-Sports in una Federazione è utile a coordinare il movimento, ma anche ad affermare i valori che accompagnano la disciplina – dice ad Enada Spring Maurizio Miazga, segretario nazionale della Federesport – Vogliamo un gioco responsabile, limitato negli orari, e affermare l’aspetto dell’allenamento fisico e mentale utile alla performance sportiva. Gli E-Games potranno avere applicazioni nelle scuole per contrastare il fenomeno del bullismo, integrare disabili e ragazzi stranieri che arrivano in Italia. Il gioco ha una funzione sociale enorme”.

Gli E-Games stanno infatti riscuotendo un successo incredibile in tutto il mondo. Per dare la dimensione della crescita esponenziale, basta guardare cosa sta accadendo negli Usa, dove un personaggio come Peter Dager a 25 anni ha già vinto oltre 2,5 milioni di dollari in tornei. Usa e Asia nel 2016 hanno prodotto un giro d’affari di 463 milioni, nel 2017 quasi 700, nel 2020 si prevede di salire a 1,5 miliardi.
Ai Giochi Asiatici di Singapore quest’anno saranno disciplina dimostrativa, ai Giochi di Tokyo 2020 è invece atteso l’annuncio ufficiale e a Parigi 2024 si distribuiranno le prime medaglie.
Ora, i videogames devono guadagnarsi il profilo di sport olimpico: dotarsi di strutture per i controlli antidoping, reprimere il fenomeno delle scommesse e avere per oggetto giochi non violenti, dove l’avversario viene battuto e non ucciso. Al resto ci devono pensare l’allenamento e la destrezza, non c’è spazio per la fortuna. Per le competizioni si immagina l’utilizzo di una decina di giochi; a Enada il pubblico può cimentarsi con il gioco Forza Motorsport 7. In premio ,un giro in pista con una vera Ferrari F430.

Team Qlash: tra Wesg 2017 e Hct Oslo

Mentre il Team Qlash continua la sua espansione nelle varie community, la squadra di videogiocatori professionisti creata da Luca Pagano non dimentica il suo lato competitive: tra StarCraft II e Hearthstone, la seconda metà di marzo è ricca di impegni per il team italiano. Due gli eventi che catalizzeranno l’attenzione: il World Electronic Sports Games 2017 e l’Hearthstone Championship Tour Oslo.

Wesg 2017, Si parte in Cina – Mikolaj “Elazer” Ogonowski e Julian “Lambo” Brosig sono i due player di StarCraft II del Team Qlash che si trovano già in Cina per partecipare alla kermesse organizzata dall’Alibaba Group. I Wesg 2017 sono una sorta di mini-Olimpiade del gaming: oltre a StarCraft II, sono previsti anche tornei di Cs:Go, Dota 2 e Hearthstone.

Elazer e Lambo – Sono tra i 32 giocatori che nel torneo di StarCraft II daranno la caccia a una prima moneta da $200.000. Il primo è stato inserito nel Gruppo G, mentre il secondo nel Gruppo H. Il formato ricorda quello della vecchia Champions League di calcio, con due fasi a gironi al termine delle quali avanzano i migliori due player, e poi quarti di finale con scontri diretti fino alla finalissima. Il Wesg 2017 inizia martedì 13 marzo e proseguirà fino a domenica 18, quando all’ l’Haikou International Convention & Exhibition Center (nella provincia cinese di Hainan) si disputerà la finalissima che incoronerà il campione.

Hct Oslo – Il primo evento open sul territorio europeo della nuova stagione competitiva di Hearthstone si disputerà invece il 24 e il 25 marzo in Norvegia, dove l’Hct Oslo è pronta ad accogliere i migliori giocatori del panorama internazionale. Il Team Qlash sarà presente con quattro giocatori del suo roster: Luca “Bertels” Bertelli, Gabriele “Wolcat” Catterin, Federica “MaeveDonovan” Campana e Dario “Pool8” RipaQuest’ultimo è reduce da un nono posto nella stagione classificata di febbraio, piazzamento ottenuto sul server europeo di Hearthstone, considerato come il più difficile in assoluto.
Il montepremi dell’Hct sarà di 15.000 dollari, ma l’evento metterà in palio anche parecchi punti valevoli per la qualificazione ai Seasonal Playoff, uno degli obiettivi stagionali del Team Qlash.

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