Intrecci su intrecci, rumor improvvisi, bombe di mercato che cascano come fulmini a ciel sereno: è l’off-season di League of Legends, il momento in cui le organizzazioni cercano di ricostruire i propri team, scovando nuovi talenti o strappando i migliori giocatori alle dirette avversarie. Il trasferimento più importante di questa off-season, e probabilmente di molte altre passate, è l’addio di Perkz ai G2 Esports, squadra con cui è cresciuto, si è imposto, è diventato uno dei migliori giocatori al mondo in due ruoli, midlane e botlane, vincendo otto split europei e un Mid-Season Invitational, senza contare due Top4 al mondiale e una finale nel 2019, persa contro i FunPlus Phoenix. Adesso per lui una nuova avventura: l’America.

Secondo quanto riportato alcune settimane fa su Twitter da LEC Wooloo il giocatore croato avrebbe iniziato a mostrare del “mal di pancia”, stufo di dover giocare in corsia inferiore dove si era accomodato per far posto a Caps nel 2018, arrivato a sorpresa dai Fnatic. L’intento di Perkz è tornare a giocare in corsia centrale ma al tempo stesso i G2 non vogliono in alcun modo privarsi di Caps. Invertire nuovamente le corsie, come già successo nello Spring Split 2019, non è più un’opzione: l’unica strada percorribile, seppure a malincuore, è cambiare squadra. Nonostante sia l’icona rappresentativa dei G2, Perkz deve trovare una nuova sistemazione: Carlos “Ocelote” Rodriguez, fondatore e proprietario dei G2 Esports, acconsente. Inizia la ricerca di una squadra e i primi a farsi avanti sono i Fnatic ma è immediato il veto di Carlos: “Tutti, ma non loro” è la risposta che la squadra orangeblack sente tornare. Pablo Suarez, giornalista di Esportmaniacos, rivela che le trattative più vicine alla conclusione sono quelle con Vitality e Misfits, pronte a un sacrificio per avere uno dei migliori giocatori al mondo e riscattare un’annata non proprio esaltante.

Luka “Perkz” Perkovic, il giocatore al centro del più grande trasferimento di sempre nella storia della scena competitiva occidentale di League of Legends.

Infine è Jacob Wolf a sganciare la vera bomba: i Cloud9, squadra di punta dell’LCS nordamericana, diventano improvvisamente la pretendente principale, nonché destinazione preferita per i G2 e Perkz. Lontano dall’Europa per Carlos, così da non rinforzare una diretta concorrente, e un contratto stellare da 5 milioni di dollari per il giocatore. C’è però da limare la differenza tra le parti: i G2 Esports chiedono per il cartellino del giocatore 5 milioni di $, i Cloud9 ne offrono 3,5. Tra domanda e offerta ballano un milione e mezzo. Scoglio che ieri sera, a quanto riportato ancora da Wolf, le parti hanno superato, accordandosi verosimilmente per una cifra tra i 3,8 e i 4 milioni di dollari, registrando (ancora non ufficialmente) il trasferimento più costoso nella storia della scena competitiva occidentale di League of Legends. 

Jakob “Yamatocannon” Mebdi, ex coach dei Vitality e primo occidentale ad allenare un team, i Sandbox Gaming, nella massima lega coreana dell’LCK.

L’arrivo di Perkz ai Cloud9 libererebbe così Nisqy, già sul mercato e in cerca di una sistemazione per il 2021, inserito in un intreccio di mercato che ha quasi del surreale e che nemmeno gli sceneggiatori di Un Posto al Sole potrebbero avere l’ardire di pensare. Perché Nisqy è tra i candidati, insieme a Lider e Febiven, a ricoprire il posto di Nemesis in corsia centrale nei Fnatic. Fnatic che nel contempo, secondo Wolf e Suarez, avrebbero messo sotto contratto Jakob “Yamatocannon” Mebdi, ex coach dei Vitality e primo occidentale ad allenare un team, i Sandbox Gaming, nella massima lega coreana dell’LCK. Ma è anche colui che ha lanciato definitivamente l’italiano Daniele “Jiizuké” Di Mauro nella grande scena internazionale: ed è l’unico che può avere il potere di farlo tornare in Europa, sapendo come valorizzarlo. L’ingresso di Yamato infine porterebbe Mithy, coach dei Fnatic per l’intero 2020, a spostarsi in Nord America per diventare assistant coach proprio ai Cloud9, dove si ricongiungerebbe con Perkz: i due hanno giocato insieme a cavallo tra il 2016 e il 2017, vincendo tre split consecutivi. 

Mithy, coach dei Fnatic in procinto di trasferirsi ai Cloud9. A destra Martin “Rekkles” Larsson, oggetto del desiderio dei G2 Esports.

L’ultimo importante tassello di questa intricata situazione è Rekkles, l’attuale botlaner dei Fnatic, nonché icona della squadra. Secondo gli ultimi rumor i G2 Esports sarebbero pronti a reinvestire immediatamente quanto ricevuto dai Cloud9 per provare a dare l’assalto proprio al giocatore più importante degli acerrimi rivali, proprio coloro che si erano vista chiudere sgarbatamente la porta in faccia quando hanno chiesto di Perkz. Un’operazione complicata, difficilissima, possibile solo se trova corrispondenza con la volontà del giocare, fondamentale in questi casi. I Fnatic non hanno necessità di far cassa, oltre all’avere poi la grana di trovare un degno sostituto. Rekkles, al contrario, potrebbere essere affascinato dall’idea di passare dall’altra parte e ricongiungersi con Caps, giocatore con cui ha giocato la stagione 2018 vincendo due split LEC (in realtà la vecchia EULCS) e raggiunto la finale mondiale nello stesso anno, poi persa contro gli Invictus Gaming.

Tutto potrà essere reso ufficiale solo a partire dal 16 novembre 2020: fino a quel momento ogni rumor è un soffio di vento.