Tony Petitti lascia la Major League Baseball dopo 12 anni. Un nuovo prestigioso incarico lo attende: a partire dal 17 agosto assumerà ufficialmente il ruolo di presidente dell’area sport e intrattenimento dell’azienda Activision Blizzard Inc. Petitti ottiene questo incarico dopo essere stato uno dei due vice commissari sotto la direzione del commissario di baseball Rob Manfred, responsabile business e media.

Petitti farà ora riferimento al ceo Bobby Kotick e si occuperà di esports, prodotti di consumo, film e televisione. «Tony è uno dei dirigenti più apprezzati nell’esports e nell’intrattenimento – afferma Bobby Kotick, amministratore delegato di Activision Blizzard -. Il suo successo nei media e come vice commissario e direttore operativo della Major League Baseball è la miscela perfetta di competenze per aiutarci a realizzare le nostre aspirazioni per gli esports e le nostre attività correlate. È ammirato dai proprietari, dai dirigenti dei media, dai giocatori e dai fan».

Laureato all’Haverford College, Petitti ha frequentato la Scuola di legge di Harvard. Ha lavorato per l’ABC ed è stato vice presidente esecutivo e produttore esecutivo alla CBS Sports, poi responsabile del CBS College Sports Network, ex CSTV. È stato assunto come presidente e amministratore delegato del MLB Network ad aprile 2008, per poi diventare chief operating officer della MLB a dicembre del 2014, proprio mentre Manfred si preparava a succedere a Bud Selig come commissario di baseball. È poi stato promosso vice commissario tre anni più tardi, venendo incaricato di tutte le operazioni relative ai contenuti e alle entrate.

“Da trent’anni, all’Activision Blizzard, Bobby Kotick traduce la sua visione in opportunità. Non potrei essere più entusiasta di utilizzare i miei trent’anni di esperienza nello sport e nell’intrattenimento per aiutare Activision Blizzard a realizzare le sue ambizioni – afferma Petitti -. Per me è chiaro che la società ha un’incredibile opportunità di connettere giocatori e fan in modi nuovi e innovativi e sono entusiasta di entrare a far parte della società in un momento così importante della sua storia. Gli ultimi dodici anni nel baseball sono stati straordinari per me e sono particolarmente grato per la leadership e il tutoraggio che il commissario Manfred ha fornito a me e alla lega”.