Pro2Be Esports
Da sinistra a destra: Arcangelo Manfredonia, Roberto Forzano e Fabio Battista.

Pro2Be Esports è un’agenzia esports fondata Fabio Battista, Roberto Forzano e Arcangelo Manfredonia nel 2018. Dopo appena due anni, il talent lab che gestisce oltre 30 pro players si fregia del titolo di start-up innovativa nel settore degli sport elettronici.

Nella sua scuderia, Pro2Be vanta talent del calibro di Andrea Saveri, pilota ufficiale Ducati nonché campione del mondo in carica di MotoGP, Rosario Accurso, giocatore ufficiale della eNazionale di PES e del Genoa e tanti altri.

Abbiamo intervistato Roberto Forzano, Co-founder e Responsabile Marketing & Comunicazione di Pro2Be Esports, che ci ha parlato della crescita, della filosofia e dell’ultimo evento organizzato da Pro2Be.

Pro2Be Esports nasce dall’unione di tre amici. Da chi è nata l’idea e come mai avete scelto di creare un’agenzia di questo tipo?

Con Arcangelo (Manfredonia) e Fabio (Battista) ci siamo conosciuti in occasione di una precedente esperienza lavorativa nel settore degli esports. Collaborando proprio in un team abbiamo capito quanto la figura del pro player andasse valorizzata, per questo abbiamo deciso di creare insieme un’agenzia che garantisse una serie di servizi al videogiocatore, in modo da riempire di sostanza la parola pro player e assicurare alle diverse realtà dello sport con cui lavoriamo dei giocatori di grande talento ma professionali.

Avete fondato Pro2Be Esports nel 2018 e solo due anni dopo vi trovate ad ottenere un traguardo come questo. Come siete riusciti a stabilirvi così rapidamente nella scena esports italiana?

Con serietà e professionalità. Grazie alle nostre competenze abbiamo ottenuto notevoli risultati dentro e fuori dal campo virtuale. Noi crediamo nella crescita del settore in Italia e per poter svolgere attività di consulenza bisognava e bisogna costituirsi in forma di società di capitali. L’ulteriore recente riconoscimento come start-up innovativa è un importante step per il consolidamento societario della nostra agenzia.

Tra i vostri assistiti ci sono player di punta del gaming italiano. Qual è il metodo che usate per convincere un pro player a firmare per voi?

Gestiamo i migliori pro player italiani dei videogiochi sportivi, basta guardare i risultati raggiunti finora dai nostri assistiti durante la nostra gestione. Quando siamo partiti ci hanno seguito diversi ragazzi anche grazie al rapporto di fiducia instauratosi con il mio socio Fabio Battista che si occupa dell’area tecnica. Oggi invece Pro2Be Esports è una società importante del panorama dello sport elettronico; le tante collaborazioni con società sportive, scuderie ed atleti sono un’ulteriore garanzia per un videogiocatore che vuole entrare in Pro2Be Esports.

Cosa valutate di un player prima di farlo diventare un vostro assistito?

Talento e voglia di imparare. Per filosofia aziendale prendiamo i migliori giocatori sul mercato ma il talento è nulla senza la predisposizione del ragazzo a migliorare come professionista. Troppo spesso si vedono streaming con espressioni non decorose e blasfeme. Questi non potranno mai fare parte del progetto Pro2Be. Infatti forniamo una serie di servizi di consulenza per migliorare e garantire alle aziende che li scelgono un professionista di talento, serio ed affidabile. I videogiocatori diventano brand ambassador di una società e hanno una responsabilità enorme nei confronti del pubblico.

Qual è la cosa che migliora di più per un player quando viene gestito da un’agenzia come la vostra?

Il nostro obiettivo ed auspicio è che la crescita sia totale. Poi è naturale che ci siano alcuni atleti già “formati” per certi versi ed altri che debbano migliorare su ulteriori aspetti. Noi però lavoriamo a 360 gradi, dal competitive al personal branding.

Ci sono delle priorità di gestione nei confronti dei vostri clienti oppure sono tutti sullo stesso piano?

Sia i pro player che le realtà sportive che si affidano alla nostra esperienza nel settore sono clienti. Il pro player è al centro del progetto Pro2Be Esports, e lo dimostriamo anche in comunicazione. Naturalmente è altrettanto fondamentale il rapporto di collaborazione con le aziende che ci scelgono, poiché ognuno ha un suo obiettivo ed una sua strategia. Noi quindi creiamo e li supportiamo con dei progetti tagliati su misura per ciascuno.

Tutti i vostri assistiti sono player competitivi su videogiochi di simulazioni sportive. E’ di vostro interesse anche avere clienti che competono in altri tipi di giochi?

Quando abbiamo lanciato il progetto, abbiamo individuato un focus specifico che mancava nel panorama degli sport elettronici competitivi. L’identità è una cosa fondamentale e crediamo fortemente nell’unire sport tradizionale con quello virtuale, in futuro non escludiamo però di esplorare altri videogiochi, soprattutto in chiave intrattenimento.

Alcuni vostri talenti rappresentano ufficialmente società sportive professionistiche. Qual è la differenza tra un team esports e una società sportiva professionistica che ha una divisione dedicata agli esports, secondo la vostra esperienza?

Le differenze sono sostanziali, in particolare in Italia, ad eccezione di 2-3 team esports, sono per lo più nella forma di associazioni sportive dilettantistiche. I nostri assistiti vengono tutelati quindi con contratti firmati direttamente con le società professionistiche, con specifici diritti tra cui una remunerazione e naturalmente doveri. Questo significa essere un pro player.

Vi considerate dei pionieri in Italia per quello che state facendo?

Assolutamente si, siamo la prima agenzia esports in Italia e l’unica organizzazione specializzata nei videogiochi sportivi. In Europa c’erano già delle organizzazioni simili ma erano per lo più verticali su FIFA. Dopo il lancio del nostro progetto, abbiamo visto team esports definirsi agenzie e ASD senza scopo di lucro fornire servizi di consulenza in modo assolutamente improprio. La crescita del settore passa dall’introduzione di una regolamentazione dedicata ed il rispetto delle norme già in vigore. Il riconoscimento della nostra realtà come startup è un ulteriore dimostrazione del buon operato svolto finora!

In questi giorni si sta disputando eStars League. Di cosa si tratta?

eStars League è un torneo riservato ai team esports fondati esclusivamente da calciatori organizzato da Pro2Be Esports su FIFA 20 (dal 20 al 22 aprile). Elleven Esports (Gareth Bale), Team Gullit (Ruud Gullit), AR13 (Alessio Romagnoli), NoFuchsGiven (Christian Fuchs), R10 (Ronaldinho) e Team Amelia (Marco Amelia) sono i team che partecipano all’evento, realizzato per intrattenere il pubblico in questo periodo particolare legato al Covid-19. Inoltre, pensiamo che questo format può essere espanso in futuro, in quanto diversi protagonisti del mondo dello sport si stanno ampliando anche nel settore esports.

Potete seguire Pro2Be Esports e eStars League tramite il sito e i social media ufficiali dell’agenzia, oltre che su Futxfan, che sarà la piattaforma ufficiale di matchmaking della competizione.