L’organizzazione esports dei Qlash ha raccolto diversi investitori provenienti dal mondo dello sport tradizionale, unendo i due mondi.

Quattro calciatori, una campionessa olimpica, un fighter Mma: sono queste le figure che si sono unite all’organizzazione esports dei Qlash guidata da Luca Pagano, convinti del progetto e della solidità della media company italiana ormai di grande respiro internazionale: presente nel Medio Oriente, in Spagna, e persino in Messico. D’altronde l’esport a livello globale ha raggiunto ormai 1,22 miliardi di dollari in termini di ricavi, cifre che mostrano quanto sia un settore in grande, e rapida, espansione con un +20% annuo nell’ultimo triennio.

Gli sportivi coinvolti

Negli anni sono stati diversi e numerosi gli sportivi, o ex-sportivi, che hanno deciso di investire nel settore del gaming competitivo: da David Beckham a Casemiro, da Ronaldo, il mitico R9, a Romagnoli e Giorgio Chiellini. Non deve quindi stupire che nomi come Zappacosta, difensore dell’Atalanta, Baselli, centrocampista del Como, Marko Rog del Cagliari e Victor Camarsa, giocatore del Real Betis tutti calciatori, la Piccinini campionessa olimpica di pallavolo e il fighter Marvin Vettori. Sono solo alcuni degli ultimi nomi che hanno sposato la realtà del Qlash che vanta anche la collaborazione con il Milan per la gestione del team esports rossonero e delle relative attività. Senza dimenticare che nel 2023 i Qlash parteciperanno alla seconda divisione spagnola di League of Legends in partnership con il Villareal, club della Liga.

Pagano ma non solo

I Qlash sono guidati da Luca Pagano che nel tempo si è saputo circondare di personalità differenti e importanti, spesso proveniente dal suo stesso mondo, quello del poker, come Eugene Katchalov, co-founder di QLASH, e poi i giocatori professionisti di poker Daniel Negreanu, Phil Hellmut, Dan Cates e Jeff Gross. Lo stesso Pagano ha dichiarato che l’obiettivo è unire il mondo dello sport e dell’esports: “È un piacere poter contare sul supporto di chi conosce e vive la competizione come i professionisti dello sport. Dico sempre che è uno dei nostri scopi mettere in contatto mondi come gli sport tradizionali e gli esports, solo in apparenza lontani. Ci sono tante collaborazioni che possono svilupparsi, siamo felici della fiducia e dell’esperienza che ci porta l’ingresso di tutti questi campioni sportivi”.