I marchi che vendono prodotti destinati alle donne, ma non solo, guardano con favore alla creazione di team tutti al femminile.

C’è un altro motivo per il quale le organizzazioni esportive stanno spingendo per la formazione di squadre tutte femminili, oltre a quelli di cui abbiamo parlato nelle precedenti puntate di questa rubrica: credono che assicurerà nuovi sponsor e partnership di marca. E guardando ai fatti, hanno ragione a pensarlo.

Gli esempi di team formati da sole donne che sono stati capaci di attirare grossi brand non mancano. Le Misfits Black, che competono nei Valorant Champions Tour (VCT) Game Changers, hanno catturato le attenzioni del marchio di periferiche di gioco HyperX e dell’azienda di prodotti per capelli Splat, firmando con loro una proficua collaborazione.

Prima ancora delle Misfits Black, i G2 Esports avevano siglato una partnership con il produttore di hardware per computer Seasonic. L’accordo coinvolgeva in egual misura sia il team femminile che quello maschile dell’organizzazione. Tuttavia, pare che sia stata soprattutto la presenza dei G2 negli esports femminili a convincere Seasonic a firmare: «Quando abbiamo saputo che G2 avrebbe avuto un team Valorant tutto al femminile, abbiamo immediatamente voluto far parte di questa nuova direzione», ha dichiarato Walter Sun, responsabile del marketing globale di Seasonic.

Seasonic come sponsor di entrambi i team di Valorant (maschile e femminile) dei G2 Esports.

I Game Changers di Valorant hanno avuto un ruolo non indifferente nel boom di team tutti al femminile che caratterizza gli esports da un po’ di tempo a questa parte. Ma, già prima del 2020, c’erano stati dei precursori. Nel 2017, per esempio, Dignitas aveva una squadra di Counter-Strike tutta femminile. La presenza dell’organizzazione nello spazio degli esports femminili le ha permesso di siglare una serie di partnership con marchi interessati a raggiungere questo specifico target della comunità di gioco. Quando buona parte delle giocatrici del team di Counter-Stike è passata a Valorant, le opportunità non sono diminuite. Da ricordare, per esempio, la collaborazione della squadra col marchio di trucchi NYX.

La content creator artStar applica i trucchi professionali NYX al capitano delle Dignitas.

In conclusione, creare uno spazio sicuro in cui le donne possano sentirsi libere di competere ai massimi livelli senza essere costrette a subire offese misogine e sessismo, ha anche un’altra utilità, di tipo più strettamente economico. Il pubblico che segue le giocatrici ha interessi e comportamenti d’acquisto differenti da quello che segue i giocatori. Per questo le squadre femminili si rivelano più appetibili per i marchi che puntano a vendere prodotti dedicati alle donne.

D’altro canto la sponsorizzazione dei team femminili da parte di importanti brand, a sua volta, non fa altro che aumentare la visibilità delle giocatrici. Di conseguenza ha un effetto positivo anche sul pubblico delle ragazze interessate a giocare ai videogame, favorendone la crescita. Questo genere di accordi si è quindi rivelato vantaggioso per entrambe le parti, organizzazioni esports e marchi, tutti e due alla ricerca di nuove opportunità di marketing.