LordChanka, caster Rainbow Six

Rainbow Six si prepara a tornare protagonista. L’European League, pronta a partire il 28 marzo, ma soprattutto il Pg Nationals. Non c’è ancora una data ufficiale. Si comincerà con ogni probabilità nel mese di aprile. La vera novità, però, è il ritorno al vecchio regolamento. Limitata la scelta dei giocatori import, che scende da cinque ad un massimo di due. Abbiamo, così, deciso di intervistare Valentino “Lordchanka” Allegri: caster di Pg per le competizioni legate a Siege.

Lo Spring Split di Rainbow Six Siege sarà come iniziare un nuovo percorso. Favorevole o contrario alla scelta di limitare i giocatori import?

“Si parte subito con una domanda facile facile. Lo scorso Nats, pur avendo un livello medio molto alto, abbiamo avuto una finale tutta italiana nonostante le regole sugli import fossero diverse. Fatta questa premessa, mi dico favorevole al cambio di regolamento perché abbiamo visto che pochi talenti Italiani riescono ad emergere, eccezion fatta per Lollo dei Mkers che si è rivelato essere un talento fin da subito. Per il resto, solamente il tempo ci dirà se è stata presa la strada giusta. Quello su cui possiamo dirci già certi è che se vogliamo un cambio generazionale radicale questo è l’unico modo: mettere i team con le spalle al muro”.

Il livello di competitività negli ultimi Nats ha toccato vette assolute, pur non avendo squadre Tier 1. Chi ha lavorato nel segno della continuità parte ancora con i vantaggi del pronostico o dobbiamo aspettarci qualche sorpresa dai più giovani?

Ovviamente i favori del pronostico li hanno gli attuali campioni del Winter Split 2021, i Macko Esports, che hanno scelto la strada della continuità dopo aver alzato il trofeo. Per quanto sappiamo, loro sono stati gli unici a scegliere questa soluzione di continuità. Personalmente, mi aspetto molto dai Mkers e vedo un po’ più defilati Hmble e Esport Empire pronti a colmare il gap con i giganti davanti. I Reply Totem potrebbero essere la sorpresa”.

Sei reduce dall’avventura come coach in BeSerious con i CGG. Ci saranno tanti player che hanno giocato la seconda lega, cosa dobbiamo aspettarci da tuti quei giocatori alla prima esperienza in Tier 3?

“Tanta voglia di spaccare tutto, secondo me questo è un fattore da non sottovalutare. I player di questa generazione hanno un punto che è la loro croce e delizia, ovvero la mentalità. Molti ragazzi che ho conosciuto e con cui ho avuto modo di lavorare non temono gli scontri a fuoco diretti con nessuno. Sono consapevoli di potercela fare. Molto, però, dipenderà da come il team tecnico riuscirà a tirare fuori il meglio dalle sconfitte e dalle difficoltà che arriveranno. Io stesso, oltre al ruolo di Strategic Coach, ero anche una specie di Mental Coach. I ragazzi devono tirare fuori il meglio dalle difficoltà e non arrendersi. Detto questo, sono stato anche contattato da alcuni dei team più grandi della scena italiana per dare dei feedback su alcuni giocatori”.

Passando più nello specifico e ai Mkers. Dentro Dora, fuori Scatto. E’ un rischio calcolato come Lollo o rappresenta una scelta azzardata?

“Risposta difficile da dare ad oggi. Scatto per me è un giocatore con delle ottime capacità, non a caso in molti si erano scoperti suoi tifosi post Six Invitationals. Forse non è riuscito a tenere in alto l’asticella che lui stesso aveva fissato e sono arrivate delle critiche. Il suo cambio è stato quasi forzato dall’opinione dei tifosi e dalla volontà, probabilmente, del team di provare a cambiare. Fatto questo preambolo veniamo a Dora. La sua esperienza in Niente Da Fare in BeSerious è stata straordinaria, la migliore nel suo ruolo. Io stesso in CGG prima dei playoff avrei voluto fare un tentativo per portarlo ad affrontare con noi le Relegation. Secondo me si rivelerà una scelta azzeccata. Dora ha il giusto potenziale per sopperire le mancanze di un team che, a detta di molti, è stato il miglior team che abbiamo mai prodotto”.

Macko, invece, nel segno della continuità. Hanno le carte in regola per ripetersi?

Ripetersi non è mai facile. I numeri, però, ci sono e i talenti anche. Essere riusciti a trattenere i pezzi da novanta come G3ro e T3b è sintomo di una sola cosa: Antonio Todisco crede nel progetto e nei suoi ragazzi per cercare la qualificazione a quella Challenger League che manca oramai dall’ottobre del 2020. La vittoria sarà difficile da conquistare, ma come detto in precedenza da detentori dell’ultimo campionato partiranno favoriti”.

E il cambio necessario dei Reply Totem come lo giudichi?

“Io ho avuto il piacere di poter rapportarmi con il Ceo di Reply Totem alla Milano Games Week e devo dire che mi è dispiaciuto molto sentire dalla sua voce la notizia che il roster sarebbe stato liberato, ma quello che hanno preparato per questa stagione ha comunque delle connotazioni interessanti. Karyudo, il player Italiano più chiacchierato del panorama competitivo nostrano. Tante le aspettative su di lui. Zorzi ha portato i Ciruzzo’s Family a raggiungere una buonissima posizione a fine stagione in Beserious. Rick è un po’ un elemento da scoprire dopo aver vinto la scorsa Beserious con i Macko Academy è un po’ sparito dai radar. Vedremo se riuscirà a sostituire nel cuore dei tifosi Mowwwgli. Carzi ed Helgast, invece, sono i due veterani. Helgast ormai è un player super navigato che cerca, intanto, la prima qualificazione ai playoff. Carzi dopo l’esperienza in Hmble cerca il rilancio. Giocatore che, a parer mio, non ha mostrato tutto il suo potenziale”.

A proposito di Reply Totem. Dopo Keenan, ex Macko, anche Mowwwgli si prepara a fare il proprio esordio in European League. Il PG Nats si è confermato fucina di grandi talenti. E’ pronto per il grande salto?

“La costante nei nomi sopracitati è il rilancio perché anche SirBoss, per quanto non memorabile la sua esperienza post Mkers, ha giocato nei G2 prima di rientrare nei Samsung Morning Stars. Spero di vedere un team italiano in European League, ma la vedo dura. Provo a rimanere fiducioso”.

Sempre rimanendo in ottica European League: in questa off season si è parlato tantissimo della scelta scellerata del Team Empire e dei G2. Che idea ti sei fatto a riguardo?

Cambiare quattro quinti del team vice campione del mondo (Team Empire, ndr) potrebbe rivelarsi un suicidio a livello sportivo o una mossa geniale. Molto dubbioso sulla possibile resa di Andreezy ed Exodus. Il primo non mi aveva convinto nella sua esperienza con i Virtus.pro, mentre il secondo di certo non ha spiccato nella scorsa Challenger League con i WinStrike. I G2, invece, hanno realizzato un altro capolavoro a livello di mercato. Fuori Hungry, Jonka e Kayak. Dentro tre ottimi giocatori. Prano, che a mio modesto modo di vedere è stato il vero plus dei Rogue nello stage 3 di European League del 2021. Doki uno degli unici in grado di tenere testa a Ctzn e Shaiiko a livello di Frag potential. Infine, ma non per importanza, Alemao: il vero colpo di questa finestra di mercato”.