Gli accordi con gli sport tradizionali non sono una novità per Riot Games. Ma da quando, nel 2015, ha lanciato l’OPL (Oceanic Pro League) di League of Legends, c’è uno sport col quale ha stabilito un rapporto privilegiato in Australia. Tanto da dar vita a una partnership esclusiva e destinata a durare nel tempo. Stiamo parlando del calcio australiano, gestito dalla struttura commerciale dell’Australian Football League. Il legame speciale con l’AFL è nato da una scelta ponderata di Riot Games, dopo vari colloqui con altre leghe professionistiche. Cosa c’è dietro questo matrimonio?

L’AUSSIE RULES – Innanzitutto, il calcio australiano (Aussie rules) è lo sport nazionale, nonché l’attività atletica più praticata e seguita del Paese. Una peculiarità tutta australiana che affonda le sue radici in altre tradizioni calcistiche (inglese, irlandese e perfino indigena australiana), ma si è sviluppata fino a dar vita a qualcosa di unico. Si gioca tra due squadre di 18 giocatori su campi in erba di forma ovale, quasi quattro volte più grandi di quelli da calcio. E ovale è anche il pallone, più allungato e pesante di quello usato nel rugby.

I RISVOLTI ECONOMICI – Ma non è solo per questo che Riot Games si è tuffata nella partnership con l’AFL. C’è ovviamente un motivo che va al di là della popolarità di tale disciplina. Oltre ad essere lo sport più seguito nel Paese, il calcio australiano è anche quello più redditizio. È infatti un business che ha fatturato oltre 500 milioni di dollari nel 2017. Risultato raggiunto anche grazie a un forte sistema di marketing e partecipazione popolare che lo mantiene saldamente al vertice nel mercato locale. Basti pensare ai tanti sponsor di lunga data che non abbandonano l’AFL da anni.

LUNGHE TRATTATIVE – Stando a quanto raccontato dal country manager di Riot Games Oceania, Daniel Ringland, ci sono voluti quasi 18 mesi di incontri e discussioni prima che la partnership esclusiva prendesse forma, nel 2018. Ma alla fine la scelta di Riot Games è caduta sull’Aussie rules: “È uno sport gestito molto bene – ha dichiarato Ringland -. Siamo piuttosto ambiziosi. Se collaboriamo con qualcuno, vogliamo collaborare con il meglio e imparare dai migliori, quindi è stato davvero un buon accordo finora”.

GLI ADELAIDE CROWS – In realtà, prima ancora che la partnership fosse stipulata, già diversi club di calcio australiani avevano iniziato a sondare le opportunità offerte dagli eSports. A cominciare dagli Adelaide Crows, che sono stati il primo club sportivo tradizionale a investire negli eSports, comprando nel 2017 i Legacy Esports, uno dei migliori team dell’OPL.

L’ESSENDON BOMBERS E I GWS GIANTS – Dopo gli Adelaide, è stata la volta dell’Essendon Bombers Football Club, che ha acquistato gli Abyss Esports a dicembre dello stesso anno. Altro club che ha a iniziato a muovere i primi passi negli eSports è quello dei GWS Giants: è recente la loro collaborazione con l’HSEL (High School Esports League), impegnata a sviluppare le sue attività anche nelle scuole superiori del Nuovo Galles del Sud. E in futuro dovremo aspettarci che sempre più club estendano le loro mire agli eSports.