I Dsyre sono in testa al campionato senza alcuna sconfitta, primi incontestati: abbiamo chiesto al loro coach Simoz di raccontarci come sta andando. 

Dopo tre settimane di competizione nella Valorant Challengers Italiana, gli otto team partecipanti si sono fatti conoscere dalla community che con attenzione ha seguito ogni match. Sebbene ogni squadra abbia delle caratteristiche uniche, una in particolare si è distinta per la sua prestazione nel campionato: i Dsyre

A tre mesi dalla loro ultima disfatta in un match ufficiale, i Dsyre dominano la classifica della stagione regolare del primo split di VCI con un nove vittorie consecutive. Talento individuale e grande sinergia tra i giocatori sono tra le ragioni del successo dei Dsyre su Valorant, e sebbene i fan e l’organizzazione siano molto orgogliosi dei successi della squadra c’è una persona che crede sia ancora troppo presto per cantare vittoria

Dopo il giro di boa della stagione regolare della VCI abbiamo intervistato Simone “simoz” Giovannini, coach dei Dsyre, che ha condiviso i dietro le quinte degli allenamenti della squadra ed i suoi pensieri sugli altri team in gara per il titolo di campioni d’Italia. 

Nessuna minaccia per i Dsyre

Sebbene Simoz creda sia troppo presto per elogiare i risultati del team, allo stesso tempo non crede ci sia un team che possa essere una minaccia per i Dsyre. “Anche se siamo 9-0 dobbiamo giocare la meglio per ottenere il miglior seeding per i playoff,” ha commentato il coach, “perché il primo e secondo posto andranno a scontrarsi e chi vince avrà direttamente accesso alla finale, quindi per noi è importantissimo avere il miglior seeding possibile alla fine della stagione regolare.”  

Prima di analizzare individualmente tutti gli avversari ancora in gara, Simoz si è soffermato sul proprio team, specificando come il livello di gioco e sinergia che la community vede nei Dsyre quest’anno sia frutto di “tutti gli errori passati.

Quando crei una squadra si commettono sempre degli errori. Ma non sono errori in gioco, ma errori a livello di personalità; ogni giocatore o coach ha modi di fare e modi di lavorare diversi, e credo che nei Dsyre siamo riusciti a creare una squadra con un livello di professionalità molto elevato. L’obiettivo è quello di fare il meglio possibile per l’organizzazione e per noi stessi, gli errori non sono concessi, dobbiamo essere sempre super professionali.

Per quanto possa sembrare semplice creare un ambiente simile, esistono molti esempi anche a livello internazionale che dimostrano che avere giocatori talentuosi non sempre si traduce nell’avere una squadra di successo. Ma per Simoz e i Dsyre è stato “abbastanza facile” creare una squadra coesa. Oltre al rapporto preesistente tra la maggior parte dei giocatori, la “mentalità da professionista” e gli obiettivi comuni sono al centro della confidenza ritrovata dei Dsyre quest’anno. 

Prima il pensiero era ‘sì giochiamo e diamo il massimo e vediamo che succede’ invece ora [i giocatori] entrano in partita consapevoli di voler vincere. Questo pensiero ovviamente deve essere sempre moderato, perché pensare sempre ‘vinco, vinco, vinco’ può portare il rischio di sottovalutare i propri avversari e non dare importanza a quello che si fa in allenamento. Quindi io cerco sempre di essere quello con i piedi per terra e di tenere il team saldo sotto il principio di dare sempre il massimo a prescindere dal risultato.

Gli avversari

Il principio con cui Simoz lavora insieme al suo team è legato molto anche alla mentalità con cui affrontano gli allenamenti e il metodo con lui analizza gli avversari della competizione. “Non possiamo permetterci di sbagliare partite a caso e non possiamo permetterci di entrare in partita e sottovalutare un avversario, per questo io tendo ad osservare tutti gli avversari, anche l’ultimo in classifica.” Simoz racconta che se avessero affrontato la stagione regolare con superficialità e senza questa metodologia sistematica probabilmente i Dsyre avrebbero perso qualche partita.  

Tuttavia dopo nove giorni di competitizione Dsyre sembrerebbero essere inarrestabili. E se il loro arrivo ai playoffs della VCI sembra quasi essere assicurato, la conquista del titolo di campioni d’Italia è sicuramente un obiettivo raggiungibile per questa squadra. Ma la disparità tra i Dsyre e gli altre squadre è davvero così grande? Abbiamo chiesto a Simoz cosa secondo lui manca agli altri partecipanti alla VCI per poter sfidare i Dsyre ad armi pari su Valorant.

Axolotl

“Gli manca esperienza, è la loro prima volta che giocano nella maggior lega italiana a parte Limp. SummonHalfa ha giocato in Agents Series lo scorso anno, ma il team manca di esperienza e soprattutto manca una guida all’interno del team.

Outplayed

“Sono sicuramente la squadra che ha sofferto di più durante questa stagione regolare. Credo che si fossero imposti degli standard più alti di così, solo che durante la stagione regolare non sono andati come avrebbero voluto andare. Credo che il loro obiettivo fosse di andare ai playoff, ma dopo aver perso troppi match l’obiettivo playoff era saltato e il mental del team è finito. Il team ha finito la stagione nel secondo giorno del girone di ritorno dopo che li abbiamo sconfitti noi.” 

Qlash

“Sono una squadra che sta stupendo tutti quanti. Un team molto interessante perché parte come uno stream-team, cioè i giocatori sono anche streamer e content creator, ed ad oggi competono nella lega italiana con risultati molto buoni. Ma saranno le ultime giornate di campionato a decidere davvero chi è il team Qlash, perché le ultime giornate sono quelle in cui si vedono i miglioramenti e i risultati che ne derivano, se ce ne sono stati. Se invece per tutta la stagione sei stato solo fortunato alla fine perderai tutti i game.”

Hmble

“Sono un team nuovo. Lando and looM hanno già giocato in Agents Series, ma Braso è giovane, non ha esperienza, ed i due ragazzi stranieri non sono degli import che ti cambiano il gioco. Sono due giocatori bravi ma in Hmble il problema reale è il calo e mancanza di personalità e inesperienza in generale

Macko

“Un ottimo team. Stanno rispettando gli standard che si sono prefissati, anche nelle interviste dicono che si sono prefissati la top 4 e stanno facendo di tutto per essere un contender della top 4. E credo che come team ‘full ita’ debba essere anche stimato: mettersi in gioco con 5 italiani non è scontato perché è l’ultima delle cose che vorresti fare sinceramente.”

GMT Esports

“Credo che il team ancora non abbia espresso tutto il suo potenziale, credo che stiano salvando delle strategie fino ai playoff. Perché è veramente strano il modo in cui affrontano le partite, perché so che hanno uno staff molto preparato ma è chiaro che in game c’è qualcosa che non torna, e sembra che stiano salvando qualcosa per i playoff.” 

Infine, abbiamo chiesto a Simoz di commentare sulla performance del proprio team, ma “non c’è nulla da dire” sui Dsyre, i risultati parlano da soli.