Anche nel 2018 nel mercato italiano dei videogame si rispecchia l’italica passione per il calcio. Fifa ha ormai da tempo stracciato la concorrenza di Pro Evolution Soccer negli scorsi 12 mesi ha messo in riga anche titoli ben diversi, con Fifa 19 (ma anche il precedente, Fifa 18) piazzati al top delle classifiche di vendita sia per le console che nei download. Molti i titoli eSports presenti sui podi delle varie classifiche, ognuna delle quali ha, al vertice, proprio un videogame competitivo. E’ quanto si evince dai dati presentati nel rapporto annuale Aesvi, del quale abbiamo già parlato con uno sguardo generale e con un’analisi più specifica dei dati relativi ai giocatori.

I PIU’ VENDUTI – Grazie alle nuove metodologie di ricerca utilizzate, dallo scorso anno sono disponibili le Top 10 di vendita per ogni tipologia di dispositivo di gioco utilizzato: console, PC, downoload e app. La testa della Top 10 console è dominata da FIFA19, seguito da Red Dead Redemption 2 e Marvel’s Spider-Man. Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege è il primo titolo in classifica per i PC, in seconda posizione Overwatch, seguito da Grand Theft Auto V. FIFA 19 conquista la vetta anche tra i videogiochi più scaricati in digital download, seguito da Grand Theft Auto V e da Call of Duty: Black Ops 4 in terza posizione (e subito dopo ancora FIFA, il 18). Candy Crush: Saga, infine, domina la Top 10 delle app, mentre Clash Royale (al secondo posto) e Clash of Clans (al terzo) completano il podio della categoria.

VOGLIA DI INTERAZIONE – Interessanti anche i dati relativi alle tipologie dei giochi venduti, genere per genere. Sia per le console che per i Pc troviamo in alto le categorie Action e Shooter, con in buona posizione anche titoli Adventure e Role-playing. Piuttosto chiara l’indicazione del mercato: i giocatori italiani vogliono titoli movimentati che consentano la massima interazione e divertimento o, per dirla con le parole di Aesvi, “forme di intrattenimento che costruiscano connessioni tra le persone“. Come dire: alla faccia di chi pensa che i videogiocatori siano tutti nerd isolati dal mondo.