Un accordo per diritti e trasmissioni tv da 300 milioni di dollari siglato da League of Legends Riot Games con BAMTech per gli eSports. E’ quello che è stato ufficializzato lo scorso 16 dicembre: un accordo storico che potrebbe segnare il definitivo sdoganamento degli eSports per il pubblico qualunque, almeno per quanto riguarda League of Legends.

Riot Games, l’azienda produttrice, ha siglato un contratto da 300 milioni di dollari con la BAMTech, azienda di servizi tecnologici della MLB – Major League Baseball: un accordo valido fino al 2023 per l’acquisizione dei diritti di trasmissione degli eventi competitivi. La prima testata a riportare la notizia è stata l’autorevole Wall Street Journal nella sezione online, confermata poco dopo anche dalla stessa Riot Games che ha affermato come l’accordo consegni alla BAMTech i diritti esclusivi di monetizzazione dei tornei di League of Legends. A fare il punto è il portale news di Snai.it, il popolarissimo concessionario di gioco online italiano.

Ancora più sorprendente è la seconda affermazione di Riot Games che non intende assolutamente fermarsi e, anzi, rilancia: “Si tratta solamente del primo di una lunga serie di partnership commerciali di lungo periodo: la nostra intenzione è di indirizzare sempre più ricavi possibili verso le squadre che partecipano ai nostri eventi e permettere loro di rimanere sulla scena per molto tempo.”

Il primo, palese, dubbio ha riguardato invece il modello economico di distribuzione del servizio e le eventuali modifiche. Attualmente tutti i tornei targati Riot Games sono gratuitamente visibili in streaming attraverso piattaforme come Twitch e Youtube. Whalen “Magus” Rozelle e Marc “Tryndamere” Merrill, rispettivamente direttore della sezione eSport e co-fondatore, hanno risposto che il modello non subirà cambiamenti e rimarrà esattamente come tutti gli appassionati di League of Legends lo conoscono già.

L’ultima curiosità riguarda uno dei principali azionisti della BAMTech: il 33% del pacchetto societario è detenuto dalla Disney. L’obiettivo dichiarato delle società “esterne” al mondo degli sport elettronici, una volta entrati a farne parte, consiste nel tentare di avvicinare le nuove generazioni agli eventi sportivi tradizionali, spesso ormai snobbati. Una crisi che gli stessi club di calcio in Europa stanno vivendo sulla propria pelle: l’età media dei tifosi è sempre più alta a causa del crescente disinteresse delle fasce più giovani che, in particolare, si ritrovano nella trasmissione dei contenuti gratuiti.

Il contributo della Disney, inevitabilmente da sempre esperta nell’avvicinare grandi e piccini, sarà fondamentale per avvicinare i profani agli eSports e viceversa.
Come fu per il poker live iniziano ad accendersi le telecamere su queste gare assai particolari ma che hanno un pubblico vastissimo di eGamers. Anche Sky Italia ultimamente ha dedicato uno speciale a queste discipline e sta studiando nuovi format. L’esplosione mediatica sembra assai vicina anche nel nostro Paese.