Sì, avete letto bene. In un secolo ci sono 876.000 ore, ma nel terzo trimestre del 2020 il pubblico del web ha guardato 7,46 miliardi di ore di contenuti in streaming dal vivo. Ciò significa che in soli tre mesi sono stati “consumati” contenuti per circa 8.447 secoli, considerando tutte le piattaforme di streaming. I 4,7 miliardi di ore consumate su Twitch corrispondono quindi a circa 5300 secoli (facendo una stima per difetto). Sono dati ricavato dal nuovo rapporto della società di software per lo streaming Streamlabs.

Il colosso di proprietà di Amazon, utilizzato principalmente per guardare gli streaming di videogiochi, ha rappresentato il 63% delle ore totali guardate e il 91% delle ore in streaming. Dopo la chiusura di Mixer da parte di Microsoft, nel luglio scorso, YouTube (5,5%) e Facebook (3,4%) sono rimaste le uniche due piattaforme a sfidare Twitch, quantomeno nel mondo occidentale.

Quando Microsoft ha tolto la spina a Mixer, ha incoraggiato i suoi spettatori a passare a Facebook Gaming. Un “consiglio” che pochissimi hanno preso in considerazione, tant’è che invece è stato il pubblico di Twitch ad aumentare ancora, di ben 15 punti percentuali. Questo perché la maggior parte degli streamer famosi di Mixer, come Ninja ad esempio, è tornata a lavorare per la piattaforma leader di mercato.

Nonostante i numeri impressionanti, fa notare Morning Brew, un famoso servizio di newsletter quotidiane che commenta le ultime notizie dal mondo tecnologico statunitense, da Wall St. alla Silicon Valley, nel terzo trimestre le ore totali guardate su Twitch sono diminuite rispetto al trimestre precedente, quando erano in vigore quarantene e impedimenti legati alla pandemia. Anno su anno, tuttavia, commenta ancora Morning Brew, i numeri di Twitch sono “più sani di una ciotola di quinoa”: le sole ore di streaming hanno registrato un aumento del 91%.