Ubisoft: Skull and Bones è un update grafico di Sea of Thieves?

Ora che sappiamo di più sul tanto travagliato videogioco sui pirati di Ubisoft (compresa la data di uscita) possiamo mettere le cose in ordine.

La nostra storia comincia il 31 ottobre del 2012: la saga di Ezio Auditore si è appena conclusa e Assassin’s Creed è alla ricerca di un nuovo eroe. Proprio quel giorno arriva tra le mani di noi fanatici del Credo degli Assassini la storia di Connor, assassino per metà nativo americano e per metà inglese che, per l’ennesima volta deve salvare il mondo. Tranne per il colpo di scena iniziale l’avventura è piatta, le ambientazioni non sono neanche paragonabili alla Firenze, Venezia o Costantinopoli del rinascimento e il finale è sciapo come una una fetta di pane vecchia di 10 giorni.

Quasi dal nulla a salvare l’intero titolo, però, arrivano le battaglie navali.

Connor è anche il capitano di un vascello con cui attacca forti, altre navi e semina il caos tra le fila dei britannici. Le battaglie sono intuitive, ricche d’azione e nei nostri controller un nave lunga 50 metri sembra un go-kart per idraulici baffuti. Insomma un’esperienza che da sola valeva l’acquisto del gioco.

Ubisoft capisce l’antifona è poco più di 12 mesi dopo ci regala Assassin’s Creed 4 Black Flag, quello che a mio parere, e subito dopo la saga di Ezio, è uno dei migliori titoli della saga. Qui siamo ancora degli Assassini ma il focus è interamente sulla pirateria e quasi tutte le battaglie e l’azione si svolgono sulla nostra nave. Tiriamo cannonate, assaltiamo i ponti e demoliamo i forti, un’avventura straordinaria che ha lasciato critica e pubblico estasiati.

Ubisoft: Skull and Bones è un update grafico di Sea of Thieves?

Sull’onda di quell’estasi Ubisoft pensa di rilasciare un espansione multiplayer per Black  Flag molto ambiziosa con elementi da MMO e tutta incentrata sulla vita da pirati. Quasi 10 anni e un’infinità di iterazioni dopo, quell’espansione arriverà nelle nostre console nella forma di Skull and Bones, un titolo stand alone che uscirà l’8 novembre 2022.

Ma torniamo un attimo al titolo di questo articolo: che c’entra Sea of Thieves, un’esclusiva Xbox uscita nel 2018, con Skull and Bones? Beh se volete una preview di quello che sarà (nelle meccaniche) il nuovo titolo Ubisoft, non dovete fare altro che accendere il vostro Game Pass e farvi una partita a SoT. Sarete dei pirati, in un mondo solo online e potrete fare quello che vorrete: rubare, cannoneggiare, festeggiare, bere rum e ogni altra “dignitosa attività piratesca” come diceva il buon Cpitan Jack. Quindi mi chiedo, se non per recuperare i milioni persi nei 10 anni di development hell, perché dovremmo acquistare Skull and Bones?

La risposta non è un semplice No, come credevo quando ho iniziato a scrivere questo articolo.

Sea of Thieves, soprattutto dopo il lancio della sua espansione ufficiale brandizzata Pirati dei Caraibi, sta vivendo una sorta di rinascimento come meme-generator. Questo perché la sua intrinseca follia è ciò che attrae e tiene nel gioco quasi tutti gli appassionati. Vi sarà capitato di incrociare sui social famosissime clip che hanno come sottofondo la musica del classico DIsney e a schermo una nave pirata in grafica cartoon carica di bottino che esplode/scappa/si bugga nei modi più diversi. Quello è quasi sicuramente un gruppo di amicə che si sono divertitə come mattə in una serata a base di rum.

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Ora che abbiamo assistito al reveal ufficiale di Skull and Bones possiamo dire che a Ubisoft Singapore, quando hanno deciso di cambiare per l’ennesima volta il progetto, hanno preso la decisione giusta: creare un gioco serio, in netta opposizione con lo stile di SoT. “Dimenticate tutto ciò che credete di sapere sui pirati, Skull and Bones adotterà un approccio più oscuro e ruvido con la nostra nuova direzione di gioco”, ha detto Vanessa Sow, producer di Ubisoft Singapore.

“Abbiamo voluto reimmaginare com’erano veramente i pirati, traendo ispirazione da quelli che solcavano le acque dell’Oceano Indiano durante l’età d’oro della pirateria. Inizierete come un sopravvissuto a un naufragio, arrivato sulle spiagge di in un luogo sconosciuto, misterioso ed esotico. Vi troverete faccia a faccia con molti pericoli: da feroci ippopotami e coccodrilli a violente tempeste, cacciatori di pirati, potenti corporazioni e persino l’ammutinamento del vostro stesso equipaggio”.

Insomma, non un vero e proprio Pirate Simulator ma qualcosa che ci si avvicina molto.

Il game director di Skull and Bones Ryan Barnard ha detto che “il combattimento navale è ancora la chiave di volta del gioco. Vogliamo che sia viscerale, frenetico e gratificante. I giocatori avranno  a disposizione un’ampia varietà di armi, che sbloccheranno tramite l’infamia (a reputazione in game)”. “Nella preview avrete visto dei cannoni, per esempio, ma abbiamo anche il fuoco greco, mortai esplosivi e bombarde che potrete sparare sui ponti dei giocatori nemici”. Man mano che vi farete un nome in alto mare, la vostra infamia raggiungerà nuove vette, sbloccando così missioni aggiuntive e ricompense migliori.

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Le battaglie navali sono proprio come me le ricordavo, quasi identiche a quelle di Assassin’s Creed: Black Flag. Mentre le navi ruggiscono sulle onde, Le bordate dei cannoni si scontrano con il legno, creando un’esplosione di detriti e vele in fiamme. Se verrete affondati rientrerete nella tana o nell’avamposto più vicino e perderete alcuni progressi.

La maggior parte del vostro carico viene recuperata automaticamente e potrete visitare il vostro relitto per ottenere il resto. È altrettanto probabile non trovare nulla al sito del naufragio perché anche gli altri giocatori possono depredarlo. I contratti e l’esplorazione sono giocabili in modalità giocatore singolo e coop.

Per sentire il brivido della sfida tra pirati e sfidare altri giocatori, potrete unirvi ai server PvP di Skull and Bones.

Affondare altre navi è un buon modo per ottenere rifornimenti, ma potrete anche portare il vostro vascello vicino alla riva e raccogliere legno dagli alberi, minerali dal fianco delle montagne e altre risorse. Quando sarete in modalità raccolta è meglio portare una nave mercantile perché può trasportare di più, ma dovrete fare attenzione agli altri pirati perché questa classe di navi è la più lenta del gioco. I vascelli da Navigazione veleggiano più velocemente ma hanno pochi HP e spazio di carico. Per combattere contro i pirati rivali meglio procurarsi una Cannoniera: tanta potenza di fuoco al costo di poca manovrabilità. Tutte le navi mostrate nella preview hanno tanti design diversi e molto spazio per la personalizzazione.

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Non sappiamo quanto sarà grande il mondo di gioco, ma il trailer del dice che saremo in grado di esplorare la costa africana e quella delle Indie Orientali dell’Oceano Indiano. Il meteo sarà dinamico e la nave sbagliata contro l’onda sbagliata potrà finire in naufragio. Dopo il lancio del gioco a novembre, Ubisoft ha in programma “un flusso costante di contenuti per diversi anni”. Il modello di business non è ancora stato rivelato così come i contenuti che saranno inclusi al lancio.

Skull and Bones mi ha convinto. Ho visto le citazioni a un gioco che amo e lo sforzo di Ubisoft Singapore di creare un’esperienza diversa da qualunque cosa sia in circolazione. Anche se non è il successore spirituale di Black Flag che speravo, Il livello di personalizzazione, l’azione del combat e la possibilità di arrivare a comandare un’intera flotta sono davvero allettanti come premesse. Dopotutto, Commodoro Tropic suona davvero bene non credete?

-di Riccardo “Tropic” Lichene