Eccoci con il consueto sunto domenicale dell’ultima settimana di esports. Spesso si sente chiedere: quanto si guadagna facendo il pro player? In settimana abbiamo avuto qualche risposta precisa di quanto può offrire attualmente il mercato. Due i casi che abbiamo riportato, quello di Barney “Alphari” Morris, attuale top-laneer degli Astralis, che avrebbe ricevuto un’offerta di 1 milione di dollari l’anno per giocare nel campionato nordamericano di LCS con il Team Liquid, e poi c’è Nikolaj “Jensen” Jensen, che già fa parte del Team Liquid, e avrebbe accettato una proposta di rinnovo da 4,3 milioni di dollari per un periodo di tre anni. Incredibile vero? Non per League of Legends!

Le sponsorizzazioni negli esports sono uno degli argomenti più delicati in assoluto, in particolare in Italia dove storicamente molti team, ma non solo, lamentano la difficoltà di trovare sponsor disposti a investire su di loro o anche solo ad ascoltarli. Si tratta di un tema ricorrente che abbiamo approfondito nell’ultima puntata della nostra rubrica “legal esports”.

La famiglia di League of Legends si allarga ulteriormente. Wild Riftil titolo che potrebbe essere etichettato come la versione mobile del celebre LoL, è disponibile da ieri in Open Beta per iOS e Android. Il gioco ha fatto il suo debutto in Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Corea del Sud e Tailandia. Per quanto riguarda l’Europa, invece, ci sarà ancora da attendere. La missione di Riot Games, però, è un’altra: far sbocciare l’amore tra esports mobile e Vecchio Continente.

Per il secondo anno consecutivo Louis Vuitton torna protagonista nel mondo di League of Legends con la sua esclusiva custodia da viaggio che ha protetto la Coppa degli Evocatori, la Summoners Cup, durante il viaggio verso Shanghai dove è finalmente arrivata per essere consegnata alla squadra vincitrice dei Worlds 2020.

Un’organizzazione giovane, ma con le idee chiare. Nati nel 2019, i Totem Esports in poco tempo hanno scalato le gerarchie del panorama competitivo italiano e recentemente sono saliti ulteriormente alla ribalta per aver portato sotto la propria ala Ronaldo “Wartex” Lavado. Il suo nome non ha bisogno di ulteriori presentazioni: Wartex è stato il primo italiano a competere nella Call of Duty Pro League con il Team Heretics, raggiungendo anche la World League. Un colpo ad effetto per una compagine decisa come non mai ad emergere nel nuovo COD Black Ops Cold War.