L’USF, Università della Florida del Sud, punta sugli esports per far ritrovare ai suoi studenti il senso di comunità. L’ateneo americano da qualche giorno ha lanciato ufficialmente il suo programma legato al videogioco competitivo. Gli esports entrano così ufficialmente nel programma, saranno parte integrante di tre campus universitari sotto la gestione del dipartimento Ricreazione e benessere della USF.

Il nuovo programma avrà accesso a risorse interne dell’Università (come i tradizionali programmi di studio) e parteciperà alla pari di qualsiasi altro anche ad opportunità di finanziamento attraverso il governo studentesco. L’Università ha aperto una nuova pagina web dedicata al programma di esports, e avvierà programmi in sede per tutto l’anno, offrendo agli studenti l’opportunità di raccogliere informazioni sui team competitivi dell’Università e sui modi per entrare a farne parte”.

“Vediamo gli esports come un’opportunità per creare un ponte – ha dichiarato Bart Stucker, coordinatore dei programmi di Ricreazione e Benessere del campus Sarasota-Manatee dell’USF -, e puntiamo sul videogioco competitivo per costruire una comunità non solo di giocatori competitivi e occasionali, ma che coinvolga anche studenti che non sono generalmente interessate ai videogiochi”. Secondo Kristofer Newsome, che coordina le attività sportive nel campus di Tampa dello stesso ateneo, “agli studenti manca molto quel senso di comunità che dà il campus. L’esports ci offre l’opportunità di incontrarci e continuare a fare ciò che amiamo”.

Il programma dell’USF attualmente comprende già numerosi titoli esports, tutte le competizioni sono ad accesso gratuito per gli studenti. Si gioca su diverse piattaforme tra cui PlayStation, Xbox e PC. Molte competizioni saranno trasmesse in diretta sul canale Twitch dell’Università, mentre gli studenti potranno discutere di tutto anche tramite Discord.