Il midlaner dei Vitality ci ha raccontato il momento difficile della propria squadra in questo 2022, i cui obiettivi sono al di sotto delle aspettative.

Il Team Vitality si è affacciato al 2022 dell’Lec, il campionato europeo di League of Legends, con un team rinnovato per tre quinti. Ai due superstiti, il  jungler Oskar Boderek “Selfmade” e il support Labros Papoutsakis “Labrov”, si sono aggiunti tre grandi nomi del panorama competitivo di League of Legends: il toplaner britannico Barney Morris “Alphari”, il midlaner Luka Perković “Perkz”, più volte iridato sia in Europa che in Nord America, e il ceco Matyáš Orság “Carzzy”, ex Mad-Lions. Lo Spring Split non è però andato nel migliore dei modi: una qualificazione ai playoff raggiunta all’ultima settimana e l’eliminazione al secondo turno playoff del loser bracket, ben al di sotto di quelle che erano e dovevano essere le aspettative. 

E il Summer?

Nemmeno il Summer Split è partito nel migliore dei modi con l’impressione che i tanti problemi riscontrati nello Spring non siano ancora stati risolti: in palio però questa volta c’è anche la qualificazione al mondiale, di certo l’obiettivo minimo di un team che può vantare questo tipo di roster, a cui si sono aggiunti il jungler coreano Kang Min-seung “Haru”, al momento titolare, al posto di Selfmade, relegato in panchina, e il jungler cinese Zhou Yang-Bo “Bo”, al momento in attesa di esordire. In occasione della Week 4 dell’Lec, abbiamo avuto l’occasione di intervistare proprio l’uomo più atteso del team, il midlaner Perkz, in merito all’attuale situazione della squadra. L’intervista è stata realizzata dopo il Day 1, ovvero al termine della partita, persa, contro i Rogue quando i Vitality si trovavano sul punteggio di quattro vittorie e quattro sconfitte, prima che nel Day 2 vincessero con una grandissima prestazione contro i Fnatic, squadra candidata al titolo.

Photo by Riot Games

I Vitality sono un Super Team?

Partiamo da una domanda semplice: avete capito cosa non ha funzionato per i Vitality durante lo Spring Split? E soprattutto: l’avete risolto?

Il nostro principale problema era che non eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Non posso dire che lo abbiamo risolto del tutto, ci stiamo ancora lavorando ma penso che siamo sulla buona strada e che in questo Summer Split si stanno vedendo dei miglioramenti: basti pensare a come eravamo messi uno split fa dopo tre giornate.

Quando è stato ufficialmente annunciato il roster dei Vitality, in molti lo hanno battezzato come il “Super team” dell’LEC: voi vi sentite un super team? Non è che magari vi ha condizionato? 

Penso che all’esterno si siano create troppe aspettative su di noi: non esiste nessun super team, non sono mai esistiti. I super team non nascono dal nulla, non si creano, si costruiscono e si sviluppano come evoluzione di un roster. E ci vuole tempo, ogni cosa ha bisogno di tempo per diventare efficace. Io penso semplicemente che siamo un team superiore alla media per valore e lo stiamo dimostrando; non credo però che ci siamo fatti influenzare dai commenti esterni, questo lo posso garantire.

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In questo inizio di Summer Split sembra di stare sulle montagne russe: una settimana buona, una male, poi una buona e poi chissà, un rendimento di certo incostante. Cosa ne pensi di queste prime quattro settimane? Pensate di trovarvi dove vi aspettavate di essere a questo punto dello split?

Direi di sì, siamo dove ci aspettavamo di trovarci in classifica: d’altronde siamo un buon team ma non siamo il migliore, non ancora. Siamo comunque nella parte alta della classifica e anche se oggi è arrivata una sconfitta non siamo lontani dalla vetta. Oggi però ci aspettavamo di vincere: eravamo tutti fiduciosi che oggi sarebbe andata bene e così non è stato, ci rifaremo domani (ndr, l’indomani hanno vinto contro i Fnatic con una splendida prestazione). Forse mi piacerebbe trovarmi un po’ più in alto ma siamo ancora in tempo per aggiustare le cose.

Il ritorno in Europa

Rispetto al tuo anno in Lcs in Nord America, hai notato grandi differenze nel modo di approcciarsi alla settimana di allenamento e alla partita rispetto all’Lec?

Sinceramente no, ho trovato modi di lavorare molto simili. Una differenza particolare però l’ho notata: direi che i player europei giocano molte più partite di Solo Q, sia prima che dopo le partite di allenamento settimanali. In generale credo che i giocatori europei si approcciano alla Solo Q molto più frequentemente e con molti più game alla settimana rispetto a quelli nordamericani.

È stato difficile per te, o anche per Alphari, risintonizzarvi sullo stile di gioco europeo in Lec? 

Tornare in Europa per giocare a League of Legends non ha cambiato nulla. È come dire: finché giochi allo stesso gioco, non è importante dove ti trovi, l’importante è giocare bene. Io penso sinceramente di poter dire che sto giocando più che decentemente quest’anno, quindi posso tranquillamente affermare che non è stato affatto difficile tornare in Lec.

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Tra meta e nuovi format

Com’è l’attuale meta della midlane? Ti piace? 

Non è affatto male. Mi piace soprattutto perché puoi davvero giocare tanti pick differenti: puoi giocare maghi da controllo, alcuni campioni melee, è un meta in cui quasi in ogni corsia non hai scelte veramente obbligate. Penso che questo periodo storico sia davvero divertente per i giocatori, e gli spettatori, oltre che iper-competitivo. 

Ultima domanda. In Ldl, la seconda divisione cinese, hanno annunciato che introdurranno presto il formato fearless in cui all’interno di una serie non può essere utilizzato più di una volta lo stesso campione per ogni squadra. Cosa ne pensi di questa possibile introduzione nel competitivo? Qual è il punto di vista di un giocatore?

Credo sinceramente che sarebbe divertente ma anche stimolante, senza dubbio, sia per gli spettatori che per i giocatori che vedrebbero praticamente sconvolta una classica partita di League of Legends. Al tempo stesso però credo che non sia del tutto sostenibile a livello competitivo: sì, aggiunge diversità, rende i game più divertenti ed è ottima cosa per gli spettatori, ma non per i team perché prepararsi del tutto per un formato di questo tipo è di fatto impossibile. Sono convinto che suoni più divertente, e spettacolare, di quanto sia in realtà fattibile a livello competitivo.

Perkz e i Vitality giocheranno nuovamente questa settimana venerdì, contro i Mad Lions, e sabato, contro i Misfits Gaming, due delle squadre più in forma del momento.