REYKJAVIK, ICELAND - NOVEMBER 6: EDward Gaming appears on stage after victory at the League of Legends World Championship Finals on November 6, 2021 in Reykjavik, Iceland. (Photo by Colin Young-Wolff/Riot Games)

L’ultimo rapporto di Yougov dipinge i gamer come più inclusivi e responsabili. E l’esports inizia a insidiare il monopolio del calcio.

In occasione degli Esports Business Day organizzati dall’Oies alla Fiera di Rimini, Yougov ha presentato una nuova ricerca dal titolo “The World of Esports: a global view of the facts and the most loved brand among Italian gamers” che cerca di dipingere il mercato del gaming competitivo sia a livello internazionale che italiano, analizzando età, genere, provenienza ma anche i brand coinvolti e i collegamenti con gli sport tradizionali.

320 milioni nel mondo

Secondo la ricerca a livello globale sarebbero 320 milioni le persone che seguono il gaming, seppur in maniera non omogenea. Nelle Filippine, in Cina e in Turchia, ad esempio, dove l’interesse per l’esports supera quello per il calcio, in media è il 20% della popolazione a seguire l’esports. In occidente le percentuali sono invece molto più basse e oscillano dal 2% nel Regno Unito fino al 6% della Polonia. L’Italia si trova in mezzo, al 4%, in compagnia di USA, Canada, Spagna, Svizzera, Irlanda, Austria e Bulgaria.

Il 45% dei fan italiani sono donne

Secondo il report in Italia su 5,17 milinoi di giocatori, ovvero coloro che giocano almeno 14 ore alla settimana tra pc, console e smartphone/tablete, il 45% sono donne. Emerge poi che i gamer pongono grande attenzione ai temi sociali, come la sostenibilità e l’inclusione: i gamer sono decisamente più sensibili rispetto al resto degli Italiani. Della prima categoria, infatti, il 10% (contro il 6%) ha fatto una donazione per la conservazione dell’ambiente negli ultimi tre mesi. Inoltre è interessante notare come la popolazione dei gamer abbia delle diversità di percentuale in alcuni ambiti rispetto alla popolazione generale. Per fare alcuni esempi, il 42% possiede almeno due animali domestici (contro il 34% del resto della popolazione); il 32% frequenta il cinema almeno una volta al mese (contro il 23%); l’11% si identifica nella comunità LGBTQ+ (contro il 5%).

Quali brand si distinguono di più

L’ultima parte della ricerca si concentra, come anticipato, sulla percezione dei brand da parte dei gamer italiani. A distinguersi tra i brand più chiacchierati sono quelli che da anni investono in questo settore: tra le marche di moda sonno Gucci e Balenciaga, nell’ambito della ristorazione è Burger King, mentre nel settore automobilistico troviamo in cima alla classifica Mercedes-Benz. Si distinguono solo, per la confectionery, Misura e Bistefani, che non presidiano ancora direttamente questo settore. La “migliore impressione”, invece, la ottengono Domino’s Pizza e tre brand sportivi d’oltreoceano: NFL, World Baseball Classic e NHL.

Lo scenario italiano secondo l’Oies

“Volendo concentrarsi sui numeri nazionali, lo scenario che emerge da questa nuova ricerca di YouGov sembra molto interessante”, hanno commentato Enrico Gelfi e Luigi Caputo, co-founder dell’OIES. “Sia per le caratteristiche peculiari del core target, molto inclusivo, responsabile e predisposto all’interazione con i brand, sia per l’elenco delle aziende che i gamer tendono a preferire, premiate apparentemente più per l’aderenza ai loro valori, che alla capacità di soddisfare le loro esigenze d’acquisto”.