Lo IESF fa 60: entrano Colombia, Turchia, Ucraina e Kazakhstan

L’International Esports Federation (IESF) ha annunciato di aver aggiunto quattro nuovi membri nell’organizzazione, portando il numero totale delle federazioni esportive iscritte a 60. L’organizzazione, con sede in Corea del Sud, consentirà alle new entry di inviare giocatori ai prossimi Mondiali, i World Championships di Eilat, in Israele, in programma a novembre 2020 (Covid-19 permettendo).

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Le Federazioni entranti sono la Federacion Colombiana de Deportes Electronicos (Fedecolde), per la Colombia; la Qazaq Cybersport Federation (QCF), per il Kazakhstan; la Turkish Esports Federation (TESFED), per la Turchia; la Federation of E-Sport of Ukraine (UESF), per l’Ucraina. Un contributo ulteriore per l’estesa federazione internazionale, a cui si aggiunge il riconoscimento come organizzazione sportiva nazionale della NZESF, la New Zeland Esports Federation. Un’espansione verso l’Est europeo e verso il Sudamerica, già rappresentato da Brasile e Argentina.

Secondo quanto riportato da Esports Observer, lo IESF è riconosciuto dal Consiglio olimpico asiatico (OCA), ma gli esports non sono riconosciuti come sport estivi o invernali dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Inoltre, nessuna federazione “esportiva” ha aderito all’Associazione delle federazioni sportive internazionali riconosciute dal CIO (ARISF), che comprende una serie di sport non olimpici, come il football americano, gli scacchi e gli sport motoristici.

 

Oltre allo IESF, ci sono altre associazioni e federazioni che difendono il peso specifico degli esports nel tentativo di fare breccia negli sport tradizionali. La Global Esports Federation (GEF) è stata costituita alla fine dell’anno scorso con il sostegno commerciale di Tencent. L’European Esports Federation (EEF) si è formata all’inizio di quest’anno, voluta soprattutto da Turchia ed Ucraina. Da tutte le forme associative internazionali si sono autoescluse grandi piazze europee del mondo competitivo, come Francia e Spagna.

All’espansione politica corrisponde quella economica privata. Un colosso delle telecomunicazioni come Infront, infatti, ha rafforzato il suo organico mettendo a capo del Dipartimento Gaming ed esports, André Fläckel, che arriva dalla Lagardère Sports. Christian Müller, vicepresidente senior di Infront ha dichiarato: “Vediamo un enorme potenziale negli sport elettronici e c’è la possibilità di raggiungere le community dei fan”. Gli eventi live sono fermi causa Covid-19, ma il mondo degli esports si rivela quanto mai magmatico.

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