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Un videogioco sta ridefinendo cosa significhi dare vita a un universo narrativo: è Baldur’s Gate 3.

Raramente nel corso di un decennio si ha a che fare con un videogioco che rimette in prospettiva tutto ciò che è venuto prima e tutto ciò che verrà dopo. Baldur’s Gate 3 è quel gioco e nella sua versione per PS5 stupisce tanto quanto che nella sua versione Pc, forse con qualche glitch in più e senza la possibilità di implementare le mod. Se, per qualche strano motivo, non siete ancora entrati in contatto con i video comici, le build assurde, i giganteschi ibridi tra un orso e un gufo che si lanciano sui nemici da chilometri di altezza, i video hot o i combattimenti in cui tutto esplode, allora lasciate che vi introduca al magico mondo di Baldur’s Gate 3, il videogioco che ha richiesto quasi un sette anni di sviluppo e che trasforma in avventura giocabile una parte consistente del mondo di Dungeons and Dragons.

Il vostro personaggio è la più bianca delle tele: come nel gioco di ruolo potrete scegliere la sua razza, talenti, bonus e attributi con un sistema di progressione che, man mano che aumenterete di livello, vi farà scegliere ulteriori specializzazioni che andranno a influenzare combattimento ed esplorazione. Se avete mai sognato di compilare e vedere prendere vita in digitale il vostro personaggio di D&D, allora questo gioco renderà il vostro sogno realtà. Una volta fatto inizierà la vostra avventura che, dopo essere fuggiti dalla nave di un mindflayer, vi farà fare squadra con un gruppo di avventurieri per curarvi del male con cui i tentacoluti cattivi storici del franchise vi hanno infettato. La storia è divertente, la progressione lineare (anche se ogni tanto si incontrano degli scontri che sembra impossibile portare a termine) e il combattimento a turni è stratificato e vario proprio come nel gioco da tavolo.

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Baldur’s Gate, però, ha ridefinito gli standard di cosa sia un videogioco veramente espansivo perché ha previsto davvero tutto. Ci sono linee di dialogo, quest che si incrociano e personaggi che si evolvono in ogni direzione possibile. Nei limiti della mappa di gioco, potrete fare quello che volete e ogni azione avrà le sue conseguenze. Potrete innamorarvi e andare a letto con tutti i vostri compagni, potrete sfidare in battaglia il più potente dei boss e diventare i criminali più temuti del reame, tutto se riuscirete a sopravvivere ai combattimenti. Proprio come nel gioco da tavolo, infatti, molte azioni sono dettate dal tiro di un d20 che determinerà il vostro successo o il vostro fallimento. In combattimento parlano le statistiche (tutte modificabili in qualche modo) ma quando dovrete convincere un lord Githyanki a non incenerirvi col suo drago sarete alla mercé della sorte.

Se amate D&D e il fantasy in generale non vi pentirete di esservi imbarcati in questo viaggio. Incontrerete arpie, sirene, scoiattoli irosi, druidi, mezz’orchi e orribili mindflayer tentacoluti che, tuttavia, potrete sedurre romanticamente. Potrete tradire ed essere traditi, manipolare ed essere manipolati in un mondo che si piega al vostro volere ma mai senza opporre una divertentissima resistenza. Ci sono migliaia di oggetti con cui agghindare e potenziare i vostri personaggi e, ovviamente, si può giocare in multigiocatore per vivere la campagna insieme ad altri tre amici. I difetti di Baldur’s Gate 3 sono gli stessi di D&D in generale: se siete sottolivellati il combattimento andrà male. Se con un Dungeon Master si possono piegare leggermente le regole del gioco, nell’opera sviluppata da Larian Studios potreste incontrare un combattimento che si frappone tra voi e la missione successiva quindi potrebbe emergere una leggera frustrazione. Date al gioco il tempo che si merita, perdetevi nelle quest secondarie ed esplorate gli anfratti più nascosti e questo capolavoro potrà regalarvi centinaia di ore di divertimento in solitaria o con i vostri amici.