Elezioni Usa, Trump, Biden o… MrBeast?

Il popolare youtuber MrBeast ha affermato che sarebbe disposto a correre per le elezioni americane del prossimo autunno, ma c’è un problema.

MrBeast, proprietario del canale Youtube più seguito al mondo, ha annunciato di essere pronto a correre per le elezioni statunitensi che si terranno il prossimo 5 novembre 2024 contro Trump e Biden. Con quasi 300 milioni di iscritti, MrBeast è ormai una delle principali personalità media a livello globale, capace di spostare le influenze e l’attenzione mediatica del proprio pubblico con video da centinaia di milioni di visualizzazioni in cui alterna scherzi a opere caritatevoli, come la costruzione di 1.000 abitazioni o il pagamento di 1.000 interventi per curare persone cieche. Ma per diventare presidente dovrà aspettare.

MrBeast presidente?

Con un post su X il 6 luglio, MrBeast ha mostrato la propria volontà di correre per le elezioni statunitensi e insediarsi alla Casa Bianca dal 2025. L’unico problema è l’età: nonostante sia da anni al centro dell’attenzione, MrBeast ha appena 26 anni, nove in meno dei 35 necessari dalla Costituzione statunitense per poter partecipare alle elezioni: “Se dovessimo abbassare l’età richiesta, correrei per la carica di presidente degli Stati Uniti”.

Alcuni hanno preso sul serio la proposta di James Stephen “Jimmy” Donaldson, nome anagrafico di MrBeast, annunciando che sarebbero disposti a votarlo. Altri hanno chiesto invece se continuerebbe a craere video per Youtube una volta diventato presidente: “Probabilmente mi concentrerei sul guidare la più grande economia del pianeta”. Altri infine non hanno preso ottimamente la potenziale idea, avanzando numerosi dubbi sulla capacità di MrBeast di essere preparato per questo ruolo. Di sicuro, però, ha nove anni di tempo per prepararsi adeguatamente.

C’è chi già ce l’ha fatta

Tuttavia MrBeast non sarebbe il primo caso di questo tipo. Alle recenti elezioni europee di inizio giugno 2024 uno youtuber cipriota è stato eletto al Parlamento Europeo. Si tratta di Fidias Panagiotou, 2,6 milioni di iscritti su Youtube: una “miseria” rispetto ai 300 milioni di MrBeast ma sufficienti per avere un importante seguito mediatico, considerando che gli abitanti dello stato insulare sono 1 milione e 250 mila. A votarlo sono stati il 19,4% dei votati, con una lista totalmente indipendente che ha preso appena il 2% in meno del partito comunista Akel e quattro punti percentuali in meno rispetto al partito di centro-destra Ppe che ha ottenuto il 24,8%.

“Un miracolo”, aveva dichiarato il famosissimo youtuber cipriota subito dopo la chiusura dei seggi. “Potrebbe essere la prima volta che un candidato completamente indipendente, che non ha nemmeno il minimo sostegno da parte di un partito politico, riesce a essere eletto, con i social network come unica arma”. Fidias è sostanzialmente una sorta di evoluzione di ciò che in Italia è stato fatto da Beppe Grillo con il suo blog, poi evolutosi nella voce del Movimento 5 Stelle arrivato a punte del 30% di voti alle politiche. La potenza dei social media, insomma, diventa sempre più influente quando si parla di politica: ma questa, probabilmente, non è più una novità.

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