L’agente Clove è entrato a far parte della scuderia di Valorant già da alcune settimane: per capire le prime impressioni abbiamo interpellato Gioi.

Presentato il 24 marzo in occasione della finale del Masters di Madrid, Clove è l’ultima arrivata nella rosa degli Strateghi. Di nazionalità scozzese, è presentato come un “combinaguai che crea scompiglio tra i nemici tanto nel fuoco della battaglia quanto nel gelo della morte”, come raccontato dalla stessa Riot Games. Disponibile dal 26 marzo sui server di Valorant, Clove ha avuto un impatto immediato e interessante nelle scelte dei giocatori, anche grazie ad alcune abilità che possono essere utilizzate anche dopo la morte e alla sua suprema che gli permette di tornare in vita. Ma quali sono le impressioni di queste prime settimane?

Clove secondo Gioi

Per farci un’idea del nuovo agente di Valorant abbiamo chiesto lumi a uno dei content creator del tactical shooter di Riot Games, lo streamer Andrea “Gioi” Laganà. Che ha esordito così: “Le mie prime impressioni su Clove sono state più che positive: ho scoperto il kit di abilità durante lo showmatch di Madrid e sono rimasto molto colpito. Un agente che serviva fortemente. Riot, secondo me, ha saputo creare un nuovo concept di smoker basandosi sul punto forte di un altro concept vincente (ovvero le smoke ricaricabili)”. Per Gioi dunque la nuova agente riesce a mantenere le caratteristiche del suo ruolo di smoker, ovvero di chi si occupa di nascondere ai nemici le informazioni con abilità simili a bombe fumogene, pur presentandosi come qualcosa di totalmente nuovo.

Ma è difficile da giocare? “Partita dopo partita, Clove diventava sempre più semplice da utilizzare”, ci ha spiegato Gioi. “Se all’inizio ogni tanto dimenticavo che può smokare post-mortem, dopo qualche game diventava automatico cercare di aiutare i teammates in questo modo. Tutto il kit offre la possibilità di tantissime opzioni durante il round per esprimere al meglio il proprio stile di gioco, perfetto soprattutto per gioca da solo in ranked”. Quindi nelle modalità in cui magari la coordinazione con il team è più complicata e da sola il nuovo agente può risolvere le partite. Ma qual è il suo punto forte? “Secondo me il principale punto forte è la ricarica delle smoke, questo rende Clove un competitor di Omen (anche lui nato per chi ha un playstyle aggressivo). Se pensiamo che Clove ha anche un’abilità per curarsi e la ulti per rianimarsi, non ci sono dubbi su chi sarà il controller preferito per le SoloQ”.

I punti deboli e la presenza in competitivo

Se da un lato Clove ha un ottimo punto di forza, avrà dall’altro anche dei punti deboli. Giusto Gioi? Come punti deboli ahimè ne ha un paio: le smokes hanno sì alcuni pregi simili a quelle di Omen ma hanno anche il difetto di quelle di Brim, ovvero il range limitato. Questo implica, secondo me, che in alcune mappe come ad esempio Split, si potrebbe preferire ancora Omen”. Clove può quindi riuscire a fare concorrenza agli altri smoker attuali? “In breve tutti questi 3 controller possono dire la loro, se prima erano solo Omen e Brimstone i principali (escludendo Viper nelle “viper maps”), Clove si fa valere prendendo un posto in questa top 3: tutto adesso dipende dal proprio playstyle e come lo si vuole esprimere”

Ma vedremo molto Clove in competitivo? “Secondo me è ancora troppo presto. Come sappiamo, i pro e i coach studiano per mesi possibili nuove strategie e combo con altri agenti, quindi potremmo aspettare molto prima di vedere Clove al VCT (la massima serie). Secondo me, Omen è ancora molto importante per le smoke ricaricabili, ma soprattutto per la sua flash, definita “la più forte del gioco”. Infatti su Lotus non riesco a vedere attualmente un altro controller se non Omen, che grazie alla sua Paranoia riesce a ottenere un controllo su vari punti nevralgici della mappa. Ma sono fiducioso che si troveranno ottime sinergie da sfruttare al meglio”.