Come migliorare in Street Fighter 6 secondo il campione del Red Bull Kumite

Il campione del Red Bull Kumite Big Bird ci ha spiegato come migliorare in Street Fighter 6.

Il Red Bull Kumite ha incoronato un vincitore, Adel ‘Big Bird’ Anouche, e noi siamo riusciti a intervistarlo per farci raccontare la sua routine di allenamento, il suo percorso nel torneo e soprattutto per farci dare qualche consiglio su come padroneggiare Marisa come lui ha fatto nella finale che gli ha dato il titolo e su come migliorare nelle partite competitive di Street Fighter VI.

Come ti sei sentito a vincere uno dei più grandi tornei di Street Fighter 6 finora?

“È stato fantastico, aver vinto il mio primo grande trofeo a solo un mese dal rilascio del gioco è stato surreale, in più il Kumite è un evento che ho sempre voluto vincere perché è qui che nel 2016 ho portato a casa la performance che ha dato il via alla mia carriera”.

Qual è stata la tua strategia per la competizione?

“Mi sono assicurato di essere sempre pronti per ogni possibile personaggio del torneo, io ero molto fiducioso nelle mie capacità quindi dovevo solo prepararmi molte strategie così da non farmi prendere alla sprovvista. Per fortuna il gioco funziona bene nelle lotte online quindi fare pratica è stato facile! Ho anche avuto modo di giocare tutti i personaggi in casual in anticipo, quindi forse anche quello ha aiutato”.

Chi è stato il più duro da battere e perché?

“Angrybird, semplicemente perché è il mio compagno di allenamento, quindi mi conosce molto bene! Alla fine ho dovuto ricorrere a una serie di mosse molto rischiose per batterlo e avanzare! É stato un match al cardiopalma”.

Come migliorare in Street Fighter 6 secondo il campione del Red Bull Kumite

Chi è stato il tuo finora finora in SF6 e chi hai usato di più nel torneo?

“Marisa, senza alcun dubbio, ho usato Ken nelle beta del gioco, ma sono passato a Marisa nonappena il gioco è uscito”.

La tua Marisa è stata uno spettacolo da vedere al Red Bull Kumite, guidaci attraverso il suo kit e dicci come massimizzare il suo potenziale nelle competitive:

“Per migliorare Marisa io imparerei prima le sue combo di base, le sue mosse per counterare i salti nemici e studierei bene le sue mosse normali e speciali. Il suo gioco neutrale sembra ruotare principalmente attorno alle sue mosse speciali, principalmente Gladius e Phalanx, per mettere l’avversario a disagio. Una volta che le fondamenta sono solide avrete più spazio per mandare a segno il suo drive rush e chiudere le distanze”.

Qual è il tuo prossimo obiettivo in termini di SF6 competitivo?

“L’Evo 2023 è il mio prossimo prossimo obiettivo, è il più grande torneo di giochi di combattimento al mondo e ha oltre 5000 giocatori solo per SF6, quindi vincerlo o addirittura piazzarsi in alto sarebbe un bel traguardo!”

Com’è il gioco in termini di bilanciamento? C’è qualcosa che vorresti venisse cambiato?

“È ancora troppo presto, quindi direi di lasciar evolvere il gioco per un po’! Ma se dovessi proprio puntare il dito contro qualcosa, forse chiederei a Capcom di dare un’occhiata al drive rush e alle parry. Questi due elementi rendono il gioco leggermente instabile in alcune situazioni”.

Quali sono i migliori combattenti per iniziare a competere?

“Marisa è abbastanza facile all’inizio, così come Juri e Luke. La regola d’oro, però, è di giocare con il personaggio che vi piace di più e con cui vi divertite maggiormente. Così raggiungerete i vostri obiettivi molto più facilmente!”

Qual è la tua routine di allenamento per migliorare in SF6?

“Di solito mi sveglio, faccio colazione e sto un po’ con la mia famiglia, poi mi alleno per un’ora o due, vado in palestra, mangio e mi alleno per un’altra ora o due. Poi vado a casa di un mio amico e trasmetto in streaming il mio gameplay da lì in diretta su Twitch!”

Pensi che il continente africano dovrebbe ospitare più eventi esports?

“Assolutamente si! Secondo me questo Red Bull Kumite in Sud Africa è stato senza dubbio il migliore di sempre nonostante delle belle edizioni a Las Vegas, in Giappone o a Parigi. Questo la dice lunga sul potenziale non sfruttato dell’Africa! A me personalmente, visto che sono algerino, piacerebbe vedere più eventi anche in Nord Africa!”