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Secondo uno studio della Rome Business School gli appassionati di gaming cresceranno del doppio entro il 2026.

Secondo il report della Rome Business School gli esports potrebbero presto rappresentare uno dei fattori di traino dell’economia italiana con il numero di appassionati che crescerebbe del doppio entro il 2026. Oggi i videogiocatori in Italia sono 14,2 milioni, ovvero il 32% della popolazione tra i 6 e i 64 anni, ma rappresenta una tendenza in continua crescita trainata dal successo a livello globale.

Lo studio

Nel report “Lo sport come traino dell’economica italiana: Esports e Ryder Cup 2023 come opportunità di crescita”, la Rome Business School ha dipinto un futuro ottimistico sulla crescita del settore gaming italiano. Un mercato che nel mondo varrà 1,6 miliardi di dollari nel 2024 e che coinvolge 290 milioni di utenti nel mondo, secondo le stime 2023, cresciuti di circa 50 milioni di unità rispetto ai 240 del 2021. Secondo uno studio di PwC, inoltre, si prevede che il valore del mercato Entertainment &Media italiano raggiungerà i €40,8 miliardi entro il 2026. A questo ammontare contribuirà, per lo studio, anche il segmento del gaming competitivo, con previsioni di un aumento del +48% nel periodo 2021-2026 in termini di crescita annua.

A condurre lo studio sono stati Tommaso Marazzi, esperto in business dello sport, e Valerio Mancini, direttore del centro di ricerca di Rome Business School. “Il futuro promette innovazione e cambiamenti significativi, e la capacità di adattamento e l’apertura all’esplorazione di questo affascinante territorio saranno fondamentali per mantenere una posizione di rilevanza nel mondo dello sport e dell’intrattenimento sportivo”, ha affermato Valerio Mancini. “Le possibilità, con gli esports sono inimmaginabili e un aspetto da non sottovalutare è che la connessione favorisce diverse opportunità non solo di sinergia tra sport tradizionale e virtuale, ma anche di confronto tra le diverse comunità”, ha invece sostenuto Tommaso Marazzi.

I numeri italiani

Il numero totale di videogiocatori in Italia è di 14,2 milioni, rappresentando il 32% della popolazione tra i 6 e i 64 anni. Gli appassionati di videogiochi italiani sono in gran parte uomini (63%) con un’età media di 28 anni e un livello di istruzione e reddito superiori alla media nazionale, che amano in particolare Fifa (oggi EA FC 24) e Call of Duty. Inoltre, la partecipazione agli eventi eSports continua a crescere, con oltre 1,6 milioni di fan che seguono eventi di esports più di una volta alla settimana. Il settore dei videogiochi, nella sua totalità, in Italia ha generato un giro d’affari di 2,2 miliardi di euro nel 2022.

L’industria del gaming ha assistito a un aumento del +50% nel numero di professionisti impiegati nella produzione di videogiochi in Italia, con un incremento dell’83% di addetti al di sotto dei 36 anni. Tra questi, il 24% è donna, secondo il Rapporto sugli esports 2022 targato IIDEA.  “In un contesto che parla sempre più di realtà virtuale e realtà aumentata, di sport virtuali e di live streaming, gli eSports rappresentano la vera minaccia per gli sport tradizionali e le forme di intrattenimento come il cinema e il teatro. Il guanto di sfida è stato lanciato e, con il progredire della tecnologia, sta alla tradizione riuscire a fare dell’innovazione la sua arma migliore per rilanciarsi e non la nemesi che rischia di condurre alla definitiva disfatta”, ha concluso Valerio Mancini.