Exeed

All’esordio, Obrun e Virgil di Exeed pagano cara l’emozione. Il duo dell’organizzazione italiana, però, è abbondantemente in lotta per un posto alla fase successiva.

Il bilancio nel complesso può essere positivo. Nella prima giornata di FIFAe Club World Cup, infatti, gli Exeed con Francesco “Obrun” Tagliafierro e Francesco “Virgil” Allocca hanno raccolto sei punti. Nel girone B la vetta occupata dal Napoli Esports non è lontana e l’obiettivo minimo per questa seconda giornata è comunque quello di chiudere tra le prime quattro per staccare il pass per i Playoff.

Exeed obiettivo Playoff

C’è, però, la consapevolezza di dover alzare l’asticella, come ha lasciato intendere Nello “Hollywood285” Nigro: “Ci è mancata un po’ di freddezza – le parole del coach di Exeed -, anche se alla fine abbiamo faticato solo nelle prime due partite. Dal punto di vista tattico non mi è piaciuto l’approccio. Virgil ha sentito la tensione di una competizione così importante. Credo sia anche normale, visto che stiamo parlando di un player giovanissimo. Superata la fase di rodaggio, grazie anche al lavoro di Obrun, abbiamo messo in mostra il nostro reale potenziale. Nelle ultime due partite, poi, siamo stati anche un po’ sfortunati. Avremmo potuto raccogliere molto di più. Tutto è ancora da decidere. Dobbiamo partire con il piede giusto nel girone di ritorno”.

Equilibri fondamentali per il Mondiale

Concetti ribaditi anche da Matteo Ribera, Team Manager di Exeed: “Sapevamo – le sue parole – che con un cambio modulo potevamo essere più offensivi e spregiudicati, che è la caratteristica di entrambi, ma abbiamo optato per una tattica più conservativa. C’è stato un normale periodo di ambientamento. Del resto, questo è un Mondiale che si gioca in due contro due e gli equilibri sono fondamentali. Nelle altre gare, in ogni caso, le nostre qualità sono venute fuori. Poi non è mai semplice. Non solo per la forza degli avversari, visto che stiamo giocando contro i player più forti, ma soprattutto per l’impatto emotivo. Crediamo tanto comunque nei nostri ragazzi”.