Fifa 23 confermata la Serie B: ecco le altre nuove partnership

Almeno per il momento, niente cross-play su Pro Club di Fifa 23. La community insorge: “Meritiamo rispetto e più considerazione”. 

La community chiede risposte concrete da Electronic Arts. Pomo della discordia, ancora una volta il cross-play. Una funzionalità che andrebbe ad abbattere le barriere non solo tra console come Playstation ed Xbox, ma anche per Pc. Qualche passo in avanti in realtà ci sarà. Mercoledì 20 luglio, infatti, sipario aperto sul nuovo Fifa 23. Ea Sports ha confermato la presenza del cross-play. Svolta epocale per la saga. Dopo la pubblicazione del trailer, però, la spiacevole sorpresa: il cross-play sarà presente solo in alcune modalità di gioco uno contro uno. Da Fut Division Rivals (eccetto Co-Op) e Fut Champions, passando per Fut Ultimate Online Draft, Fut Online Friendlies (eccetto Co-Op), Fut Play a Friend, Online Friendlies, Online Seasons (eccetto Co-Op Seasons) e la modalità competitiva Virtual Bundesliga.

Situazione da risolvere su Fifa 23?

Niente da fare, dunque, per Pro Club. Una scelta impopolare, che il publisher a stelle e strisce nell’articolo Cross-Play Deep Dive pitch notes di Fifa 23 pubblicato sul sito ufficiale del gioco ha cercato di giustificare. Troppi i problemi a livello tecnico, secondo Electronic Arts. “Vogliamo garantire – si legge – che l’innovazione del nostro prodotto sia di qualità. A causa delle complessità tecniche legate all’implementazione del cross-play, non ci sarà spazio per questa nuova dinamica su Pro Club”.

La community Pro Club insorge

La reazione da parte della community dei giocatori di Pro Club è partita dai social, in particolare su Twitter, dove l’hashtag #SaveProClubs è andato subito in tendenza. “Questa decisione conferma – fanno sapere i ragazzi di Vfl, community Pro Club tra le più famose – che abbiamo poco peso nelle vostre scelte. Sembrate così fuori dal mondo che non capite davvero cosa vogliono i giocatori. I riflettori sono da sempre puntati su Fut e lo abbiamo capito. È una macchina da soldi. Ora, però, abbiamo bisogno di risposte: ci sentiamo isolati”.