Giallo Tempra-Mkers all’alba del Six Invitational

La finale del torneo di qualificazione per il Six Invitational, il più importante torneo della scena competitiva di Rainbow Six Siege, ha sancito il più alto livello qualitativo mai proposto dall’Italia sul titolo Ubisoft. Da un lato i Tempra Esports, organizzazione esports italiana (a guida Dive Esports) con roster francese, dall’altra i Mkers, organizzazione azzurra con giocatori tutti italiani. A conquistare la vittoria alla fine sono stati i Mkers con una prestazione che ha scritto la storia: è la prima squadra italiana a qualificarsi al Six Invitational, impresa mai riuscita a nessuno in precedenza.

Se ai giocatori dei Mkers li attende la gloria, per quelli dei Tempra si prospettano tempi bui. Giocatori e staff hanno infatti annunciato su Twitter di aver ricevuto comunicazione da parte della propria organizzazione che i loro contratti per la nuova stagione, in partenza proprio dopo il Six Invitational, non saranno rinnovati, inclusi i componenti dello staff, tra cui spicca per noi italiani Michele “MrBox” Scattola, analyst del team. Un team partito dai bassifondi dell’European League a giugno 2020, capace di risalire la classifica, piazzarsi al terzo posto e qualificarsi per il Major europeo di novembre. 

Nonostante gli ottimi risultati ottenuti in stagione i Tempra non sono riusciti a ottenere la qualificazione al Six Invitational passando dal sistema a punti del circuito competitivo. Costretti, quindi, a partire dal torneo di qualificazione, fermati solo in finale dai Mkers vittoriosi per 3-1. Dopo l’annuncio sono subito iniziate le prime speculazioni sul futuro dell’organizzazione, secondo alcuni pronta a ingaggiare il roster dei Mkers. Il primo, almeno tra i big, a lanciare l’idea è stato Pengu, giocatore dei G2 appena laureatisi campioni d’Europa in finale contro i BDS. Sul suo tweet, poi cancellato, si leggeva: “A quanto pare gira voce che i Tempra abbiano rilasciato il proprio roster per mettere sotto contratto quello dei Mkers. Un team praticamente sconosciuto nonostante abbiano conquistato la qualificazione al Six Invitational. Una mossa che potrebbe essere un grande investimento a lungo termine o una mossa totalmente azzardata.

Credits to DotEsports

L’eventualità che il futuro possa davvero portare a tale conclusione appare tuttavia remota. Il regolamento parla chiaro: per mantenere il proprio posto, come ricorda Filippo “Etrurian” Burresi, caster italiano di Rainbow Six Siege, in una competizione l’organizzazione deve avere almeno due giocatori che hanno giocato allo stesso livello. Nel caso dei Tempra, ad esempio, che partecipano sia all’European League che al campionato francese di Rainbow Six Siege, l’org dovrebbe avere nel proprio roster almeno due giocatori che hanno giocato una lega continentale (quindi anche NA, Latam o APAC) nella stagione precedente. Il che porta alla conseguenza diretta che l’intero team dei Mkers non può accasarsi ai Tempra a meno che l’operazione non venga poi svolta in due differenti finestre di mercato. L’organizzazione, da noi interpellata, conferma la non veridicità dei rumor: “Voci infondate, il regolamento non lo permetterebbe”.

Il regolamento del mercato di Rainbow Six Siege

Nell’attesa di conoscere ognuno il proprio destino, i Mkers si stanno preparando a disputare il loro primo Six Invitational. Il primo, inoltre, che non si giocherà nella consueta sede di Montreal, dove Ubisoft ha i propri studi di produzione, ma a Parigi, in Europa. Si tratta della prima competizione internazionale di Rainbow Six Siege nell’arco di un anno: l’ultima era l’edizione 2020 del Six Invitational, prima che la pandemia da Covid-19 fermasse tutto. Le 20 squadre partecipanti giocheranno dal vivo, senza pubblico, in un sistema a bolla molto simile a quello già visto nell’NBA o per i mondiali di League of Legends. 

Tra i 20 team, provenienti dall’America Latina, dal Sud-Est Asiatico, dal Nord America e dall’Europa, ci saranno anche i nostri Mkers, inseriti nel Girone B, gruppo in cui si trovano anche gli SpaceStation Gaming, detentori del titolo 2020. Solo sei giocatori per team saranno ammessi a Parigi: cinque player e un coach o un sostituto. Un modo per contingentare il più possibile sia l’ingresso che il movimento di persone da una regione geografica all’altra. 

Dieci squadre per gruppo, girone all’italiana con partite Bo1 di sola andata: le migliori otto in classifica avanzano alla fase successiva di Playoff. Con il sogno di conquistare il titolo e la quota più consistente del montepremi: somma ancora non ufficializzata che parte da un minimo di 500.000 $ fino a un massimo di 3.000.000 $ complessivi, potenzialmente raggiungibili grazie al 30% dei ricavi del Battle Pass del Six Invitational 2021. 

L’appuntamento per l’apertura delle ostilità è per il 9 febbraio: e noi sappiamo già per chi tifare.

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